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"E il Pionta? Anche questa volta solo chiacchiere da parte della giunta Ghinelli"

Dichiarazione di Alessandro Caneschi, Giovanni Donati e Donato Caporali, consiglieri comunali del Partito Democratico di Arezzo

"Ci risiamo: dopo che negli anni scorsi l’amministrazione Ghinelli ha inserito solo in minima parte l’area del Pionta nei progetti presentati per intercettare i finanziamenti ministeriali del bando delle periferie degradate, anche ora, nel bando del programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, il centro destra aretino si è dimenticato del Pionta."

Questa la dichiarazione di Alessandro Caneschi, Giovanni Donati e Donato Caporali, consiglieri comunali del Partito Democratico di Arezzo.

"A parole, in ogni occasione, viene sbandierata la volontà di riqualificare la zona Pionta - aggiugono - ma poi, quando dalle chiacchere si deve passare ai fatti, i progetti per quell’area non vengono presentati perché non ci sono. Nel bando pubblicato, a settembre del 2020, dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per l’attuazione del "programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare" è previsto che, i comuni con più di 60.000 abitanti, potevano partecipare con un massimo di tre proposte: il Comune di Arezzo ha partecipato al bando invece solo con due progetti, uno relativo ad un fabbricato nell' area dell’ex caserma Cadorna e l’altro in un immobile destinato ad edilizia residenziale popolare nell’area Tortaia."

Canesci, Donati e Caporali pongono quindi una domanda: "Perché il Comune di Arezzo non ha presentato un terzo progetto sull’area del Pionta? Questa area necessita di una profonda progettazione partecipata al fine di superare l’attuale degrado, mediante il rafforzamento di funzioni esistenti e l’inserimento di nuove previsioni che valorizzino l’area stessa e che la restituiscano alla completa fruizione dei cittadini. Gli interventi realizzati sull’area sono nati dall’intuizione dell’amministrazione di centro sinistra a guida Fanfani, con Franco Dringoli assessore ai lavori pubblici; anni nei quali furono stipulati vari accordi con il coinvolgimento, oltre che del Comune di Arezzo, della Asl Toscana Sud Est, della Università degli studi di Siena, della Soprintendenza ai beni culturali ed architettonici, della Provincia; previsioni che si sono concretizzate negli anni successivi, anche con amministrazioni di colore diverso. La giunta Ghinelli, ormai al governo di questa città da oltre sei anni, non ha mai prodotto una seria proposta di riqualificazione e non ha messo in campo un’idonea programmazione urbanistica per la zona. Ora basta chiacchere: è necessario far partire subito un tavolo con tutti i soggetti interessati e procedere celermente, con un cronoprogramma definito, alla redazione di una proposta concreta sulla quale far esprimere i cittadini aretini."

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