Il Pd di Arezzo sceglie il segretario del futuro: Ruscelli contro Bracciali
I due reggenti che hanno traghettato il partito dopo l'addio di Albano Ricci si sfideranno a settembre per il ruolo di coordinatore della federazione. Depositate ieri sera le candidature: l'uno è esponente dell'ala zingarettiana, l'altro di quella post-renziana
Niente da fare per il candidato unico: a settembre si profila una battaglia a colpi di preferenze nei circoli per diventare nuovo segretario provinciale di Arezzo del Partito Democratico. Da una parte c'è Francesco Ruscelli, dall'altra Matteo Bracciali: proprio le due figure cui erano state consegnate le chiavi di piazza Sant'Agostino all'indomani delle dimissioni del renziano Albano Ricci, in carica dopo Massimiliano Dindalini.
Ruscelli e Bracciali per il post Ricci
Ieri sera l'ufficializzazione
Il termine per la presentazione delle candidature era fissato per ieri sera alle 20. Due i nomi dei papabili, che avevano raccolto le firme necessarie (comprese tra l'1% e il 3% degli iscritti al partito in tutta la provincia): Bracciali e Ruscelli. L'ala che fa capo al segretario nazionale Nicola Zingaretti, forte del 57% delle preferenze degli iscritti e del 64% dei participanti alle primarie, ha avanzato la propria candidatura, quella di Francesco Ruscelli, già assessore provinciale e segretario Pd di Cavriglia, prima dell'esperienza da reggente. L'ala renziana, che aveva ottenuto il segretario in precedenza (Ricci), risponde con il nome di Matteo Bracciali, consigliere comunale di Arezzo e candidato sindaco del capoluogo nel 2015.
Zingaretti ottiene il 64% delle preferenze nell'Aretino
La scelta alla fine di settembre
Si profila un settembre caldo per il centrosinistra: da metà mese partiranno infatti i congressi nei circoli, nel corso dei quali verranno indicati il nome del nuovo segretario e quelli dei delegati all'asseblea provinciale. A fine mese la decisione. Sarà un passaggio chiave, soprattutto perché il centrosinistra non può fallire l'appuntamento delle comunali di Arezzo nel 2020 e le settimane successive all'elezione del coordinatore federale saranno febbrili per la scelta del nuovo candidato sindaco. Le idee sono molte, ma ancora poco chiare: c'è pressione interna, ad esempio, sull'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, che però - in una intervista a Repubblica Firenze - ha detto: "Escludo questa possibilità", parlando piuttosto delle regionali toscane che si terranno in contemporanea.