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Scandalo Coingas. La Lega rompe il silenzio: "Costituirsi parte civile nel processo? Scelta di trasparenza"

Il segretario aretino del partito del Carroccio Matteo Grassi sottolinea come "la costituzione di parte civile non equivalga a prese di posizione ma tuteli l'interesse pubblico"

La decisione riguardante la costituzione di parte civile nell'udienza preliminare del caso Coingas Multiservizi Estra dovrà arrivare a stretto giro. O quanto meno entro il 23 marzo, data in cui sarà valutato se e chi verrà rinviato a giudizio. In quella sede sia Coingas che Comune di Arezzo potranno dichiarare la loro intenzione. Una scelta che intreccia questioni tecniche ad altre di carattere politico visto che, tra i chiamati in causa di fronte al giudice ci sono anche l'attuale amministratore unico della spa Franco Scortecci (e l'ex Sergio Staderini), il sindaco Alessandro Ghinelli e l'assessore Alberto Merelli. Nelle ultime settimane da parte dell'opposizione è stato annunciato un atto di indirizzo, che verrà analizzato nella seduta del 25 febbraio dal consiglio comunale, dove verrà chiesto all'amministrazione di procedere alla costituzione di parte civile. Un invito, come sottolineato dai firmatari, rivolto anche ai consiglieri di centrodestra che dovranno votare il documento e, nel caso, farlo proprio. Per il momento della maggioranza nessuno ha reso note le proprie intenzioni pubblicamente. L'unica eccezione è quella rappresentata da Matteo Grassi, avvocato nonché segretario provinciale della Lega, che è stato il primo a fornire una propria considerazione, oltre che politica anche tecnica, sulla strada da percorrere sul versante di Coingas"Ci siamo soffermati soprattutto sulla partecipata - spiega Grassi - perché è imminente l'assemblea dei soci. Detto questo, il Comune di Arezzo, così come gli altri presenti nella società, viene chiamato a tutelarla visto che, nella tesi accusatoria, potrebbe essere stata danneggiata. Inserirsi con istanze civilistiche nel procedimento penale, da parte della società, non significa schierarsi a favore o contro alcuna parte ma, bensì, agire in trasparenza. Rifiutiamo la tesi per cui la costituzione equivalga a prese di posizione pro o contro. Rimaniamo garantisti e, proprio in questa logica, valutiamo che in questo contesto vada scelta la miglior forma di tutela per l’interesse pubblico. Per questo dobbiamo assicurare la presenza dell'ente pur rimanendo convinti dell'estraneità ai fatti dei coinvolti". Una scelta, come sostenuto da Grassi, semplice, rapida, volta a garantire la rispettabilità dell'ente di via Cocchi che non abbraccia in alcun modo teorie accusatorie ma, "rispedisce al mittente ogni malevolo sospetto sulla trasparenza degli amministratori".

Di fatto il tema è più che altro tecnico che politico visto che la questione verte sulla necessità di tutelare una società pubblica, Coingas, e un ente amministrativo, il Comune di Arezzo. Entrambi come si evince nella richiesta di costituzione di parte civile inviata dalla procura della Repubblica, potrebbero risultare parti lese e avere diritto ad eventuali risarcimenti. Dal fronte giunta comunale non c'è nessuna nuova e in stand-by è anche la valutazione da parte dell'assemblea di Coingas che, nella sua ultima riunione, ha visto il vicesindaco Lucia Tanti richiedere di rinviare la decisione ad un momento successivo all'udienza preliminare, in virtù del fatto che potrebbero esserci delle archiviazioni. I soci di Coingas, che altri non sono che i comuni dell'Aretino, si aggiorneranno lunedì 22 febbraio. All'appuntamento parteciperà anche un avvocato che dovrà chiarire la questione sollevata dalla vice di Ghinelli e rispondere ai dubbi, emersi sempre nella scorsa riunione, sul fatto se la costituzione di parte civile possa essere lo strumento più idoneo a rappresentare municipi e partecipata in sede di procedimento giudiziario. 

Ma qual è l'urgenza di optare per una scelta adesso? La necessità deriva dal fatto che, benché la costituzione possa essere fatta fino al momento prima dell'inizio del dibattimento nel processo ordinario, se non avvenisse durante l'udienza preliminare potrebbe portare alla perdita del diritto al risarcimento nel caso di una condanna di un imputato che avesse scelto il rito abbreviato. Casistica niente affatto da escludere in questo procedimento. "Certo - spiega Matteo Grassi - sappiamo, come sostiene anche l'assessore Tanti, che possiamo eventualmente procedere civilmente qualora vi siano delle rilevanze che evidenzino danni subiti dalla partecipata. Ma la cosa più semplice, e anche quella più garantista, e costituirsi parte civile subito".

Per quanto concerne il Comune di Arezzo la decisione di costituzione dovrà avvenire in modo differente visto che, ovviamente, non ci sono assemblee dei soci come nel caso di Coingas. In questo senso le strade da intraprendere prevedono o un atto di giunta, discusso presumibilmente senza il sindaco e l'assessore, con il quale dare mandato ai legali di procedere alla costituzione di parte civile oppure, prendere un impegno durante la discussione in consiglio dell'atto di indirizzo proposto da Pd, Arezzo 2020, lista Ralli e M5S riguardante proprio tale questione. 

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