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Ospedali da campo. La senatrice Nisini alla Asl: "Intervenite subito, Arezzo è in ritardo"

Tiziana Nisini, parlamentare della Lega nonché ex assessore della giunta Ghinelli, interviene nel dibattito riguardante l'allestimento di ospedali da campo

"Chi ha la competenza prenda subito la decisione di creare strutture ospedaliere alternative con i dovuti supporti sanitari". La senatrice della Lega, Tiziana Nisini, si inserisce così nel dibattito riguardante l'allestimento di ospedali da campo innescatosi tra Asl Toscana sud est e Comune di Arezzo negli ultimi giorni.

La proposta, lanciata dal sindaco Ghinelli e dalla sua vice Lucia Tanti, è stata avanza dopo che il numero dei contagi Covid nel territorio aretino ha visto una repentina accelerata portando la città, e le proprie strutture ospedaliere, a livelli di guardia se non superiori almeno pari a quelli della prima ondata di emergenza sanitaria. Da qui ha preso le mosse un lungo (e acceso) botta e risposta che ha visto da una parte la Asl rispedire al mittente la possibilità di attivare tali strutture e, soprattutto, il diniego ad impiegare personale non sanitario per attività ed interviste telefoniche utili al tracciamento dei casi (in 40 dipendenti comunali si erano messi a disposizione). Un'operazione che, secondo il direttore generale della Asl Toscana sud est "spetterebbe solo ed esclusivamente a coloro che hanno le qualifiche giuste per farlo".

Numerose le prese di posizione arrivate in queste ultime ore da parte di esponendti del mondo politico locale che, a sua volta, hanno sposato l'una o l'altra convinzione. La senatrice Nisini, già ex assessore della prima giunta Ghinelli, si è schierata al fianco del primo cittadino sostenendo come: "fatico a comprendere la scelta del direttore dell’Asl competente Antonio D’Urso di non allestire ospedali da campo prima possibile come si sta facendo in altre regioni del nostro Paese. Quanto sta accadendo in questi giorni ad Arezzo ha dell’incredibile. I numeri del trend ci fanno capire che siamo in ritardo rispetto alla situazione dello scorso marzo, si va verso un peggioramento e non si potrà essere colti alla sprovvista. Minimizzare non serve a nessuno: si è già minimizzato abbastanza. La risposta del dottor D’Urso, che denigra la proposta come semplicistica e accusando il sindaco Alessandro Ghinelli di incompetenza mi lascia alquanto perplessa. Non è il momento di alimentare polemiche. Realizzare strutture sanitarie territoriali alternative per dimettere i pazienti ricoverati significa aiutare e dare assistenza al sistema ospedaliero in affanno".

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