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Ordinanza contro accattonaggio a Sansepolcro. Sinistra Italiana: "Il Prefetto ne verifichi la leggittimità"

Di seguito la nota stampa di Sinistra Italiana Arezzo riguardante la recente disposizione del sindaco del Comune di Sansepolcro. L’ordinanza del Sindaco di Sansepolcro contro i mendicanti sanziona il questuante con la multa sino a 500 euro e la...

Di seguito la nota stampa di Sinistra Italiana Arezzo riguardante la recente disposizione del sindaco del Comune di Sansepolcro.

L’ordinanza del Sindaco di Sansepolcro contro i mendicanti sanziona il questuante con la multa sino a 500 euro e la confisca dell’elemosina raccolta. Tale ordinanza si applica a tutti coloro che chiedono la carità, indistintamente, compresi coloro che operano in modo non molesto o minaccioso e che non sono collegati a presunte organizzazioni criminali che li sfruttano.

Insomma, per l’amministrazione comunale si può anche rubare ai poveri, come farebbe un Robin Hood all’incontrario. Questo “capolavoro” viene decretato assumendo che a Sansepolcro c’è un urgente problema di ordine pubblico e di decoro urbano che in realtà non sussiste. Esiste, per alcuni, la sgradevole sensazione della miseria, incarnata dalla presenza, in città, di chi chiede la carità.

A leggere l’ordinanza pare, innanzitutto, che esista un problema di criminalità organizzata, la cui soluzione, però, non spetta al Sindaco, ma alle forze dell’ordine e alla magistratura, che devono perseguire chi, per arricchirsi, sfrutta in modo disumano persone in difficoltà economica, fisica, o psichica. L’amministrazione comunale, invece di dare protezione a questi ultimi, con questa vergognosa ordinanza ha deciso di sanzionare non i criminali sfruttatori, ma gli sfruttati.

Poi ci sono persone che, per la loro condizione, non riescono a reperire quanto necessario per il loro sostentamento e sbarcano il lunario chiedendo l’elemosina. Queste, purtroppo, sono sempre esistite e le loro fila oggi sono ingrossate dalla crisi economica e dai processi migratori che sono sotto gli occhi di tutti. L’amministrazione comunale ha deciso di punire anche queste ultime persone non moleste, togliendogli anche quel poco che riescono a raggranellare, anche per rendere la città più gradevole ai turisti (pure questo si legge nell’ordinanza!).

Alle componenti di sinistra che sostengono l’amministrazione di Sansepolcro, ricordiamo che restare umani, significa, tra l’altro, non togliere il “pan di bocca” agli ultimi.

Al Sindaco ricordiamo che la carità è anche precetto cristiano e gli chiediamo l’immediato ritiro dell’Ordinanza n.133, nonché di collaborare con le forze dell’ordine e la magistratura per sradicare dal territorio cittadino le odiose attività criminali di coloro che sfruttano i mendicanti, qualora egli abbia notizia di tali circostanze.

Al Prefetto, chiediamo di verificare la legittimità di questa ordinanza che non interviene né per far fronte a emergenze sanitarie o di igiene pubblica, né a un grave e urgente pericolo alla pubblica sicurezza.

Sinistra Italiana Arezzo.

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