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Opposizioni unite sul caso del direttore della Casa Pia e la nuova sede della Pm

Atto di indirizzo a tripla firma, Francesco Romizi, Alessandro Caneschi e Paolo Lepri, per fermare il procedimento relativo all’acquisto, o alla locazione, sul mercato privato di un immobile da destinare a nuova sede della polizia municipale...

Atto di indirizzo a tripla firma, Francesco Romizi, Alessandro Caneschi e Paolo Lepri, per fermare il procedimento relativo all’acquisto, o alla locazione, sul mercato privato di un immobile da destinare a nuova sede della polizia municipale.

“L’alternativa a quelle che sono le ipotesi sul tavolo della giunta è nota e fattibile: l’area comunale di Via Tagliamento, dove insistono anche gli uffici della manutenzione. Un complesso immobiliare scartato aprioristicamente come soluzione, quando invece garantirebbe un cospicuo risparmio nell’investimento programmato. Dove stanno l’indispensabilità e indilazionabilità, criteri che oramai la giustizia amministrativa e contabile ritengono necessari, dell’operazione messa in piedi dalla giunta e che ha tagliato fuori il Consiglio Comunale da ogni decisione? Perché non prestare ascolto a coloro che quella sede dovranno effettivamente abitarla per molte ore al giorno per 365 giorni all’anno, ovvero i vigili che non hanno mancato di manifestare le loro perplessità? Non è inutile rimarcare, infine, che la pubblicazione di un avviso di gara finalizzato all’individuazione di un immobile privato non vincola il Comune alla conclusione del procedimento e quindi all’acquisto qualora nessuna delle proposte pervenute sia ritenuta conveniente o emergano soluzioni nell’ambito delle proprietà comunali”.

Il sindaco ha chiesto la sospensiva dell'atto e il rinvio alla prossima seduta, a causa dell'iter in corso e della sua fase attuale legata all'istruttoria della commissione tecnica: “rassicuro tutti i consiglieri comunali sulla possibilità, in quell’occasione, di intervenire sul tema”. La richiesta è stata approvata.

Ritirati dal consigliere comunale Massimo Ricci gli atti di indirizzo su vuoto a rendere, polizia turistica e vaccinazioni obbligatorie.

Lepri, Romizi e Ralli erano stati insieme firmatari anche dell'interrogazione sulla procedura approvata dalla giunta comunale per dare sostegno all'Asp Fossombroni circa una selezione pubblica per l'incarico di direttore dell'ente visto che quella in atto è in scadenza al 31 giugno.

Romizi ha illustrato l'interrogazione per tutti puntando sul fatto che dall'accesso agli atti non risulta nessun atto da parte del Cda per dare il via ad una procedura di ricerca di un nuovo direttore, lo statuto dell'Asp prevede che il direttore sia nominato nell'ambito della dotazione organica esistente e che possa essere nominato al di fuori solo per mutate esigenze legate all'ampliamento o al cambiamento organizzativo della struttura. L'attuale direttore, ha un profilo D che ha vinto il concorso pubblico e nel 2010 è stato nominato dirigente. Perché cercare un direttore esterno che comporterebbe un notevole aggravio di costi? È un peso quantificabile in decine di migliaia di euro l'anno. Mentre l'attuale figura risulta prorogabile a costo zero e sarebbe garanzia di continuità nella gestione. C'è rischio che si incida negativamente nel bilancio e nel possibile aumento delle rette pagate dagli anziani."

In prima battuta la risposta del Segretario generale: "Il sindaco mi chiede di intervenire, l'incarico di direttore generale con la nomina di un funzionario è un modo di agire tipico degli anni '80 e '90, stante anche alcuni recenti pronunciamenti della corte costituzionale, la norma statutaria appare illegittima e incostituzionale."

"Per questo siamo arrivati ad indicare un percorso sulle norme, trasparente, congruo, noi abbiamo anche altre Asp a cui far rispettare le regole - spiega l'assessore Tanti - Per quanto riguarda i costi ne abbiamo parlato con la presidente, questa ipotesi di costo in più è assolutamente contenibile visto che ci sono due pensionamenti."

"Se le regole non sono rispettate dal 2010, vi invito a consegnare in procura gli atti rispetto a chi finora non vi ha fatto agire secondo le regole" commenta infine Romizi, mentre l'assessore Tanti: "Non c'è nulla di più trasparente e garantista di una selezione pubblica, trovo anche strano doverne parlare e non capisco il perché”.

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