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Nuove Acque, centro destra contro la proroga. Ghinelli e Forza Italia pensano ad azioni legali

Il centro destra si schiera contro la proroga della concessione a Nuove Acque, lo ribadiscono Ora Ghinelli, Forza Italia e la Lega a qualche giorno di distanza dall'assemblea territoriale nella quale i sindaci a maggioranza l'hanno invece...

Il centro destra si schiera contro la proroga della concessione a Nuove Acque, lo ribadiscono Ora Ghinelli, Forza Italia e la Lega a qualche giorno di distanza dall'assemblea territoriale nella quale i sindaci a maggioranza l'hanno invece approvata, senza dare seguito alle richieste del comune capoluogo che chiedeva un rinvio della decisione per poter dare tempo a tutti di fare maggiori approfondimenti sul progetto presentato dal gestore e sul quale si basava la richiesta di prolungamento del contratto per 3 anni.

Forza Italia in particolare e il sindaco Ghinelli pensano anche a possibili azioni legali per impugnare questa sorta di nulla osta espresso dai sindaci in assemblea. Un parere politico di peso, ma comunque, va ricordato non vincolante, in quanto la decisione viene presa dall'Autorità Idrica Toscana e dovrà essere avallata anche da Aeegsi, l'autorità nazionale per l'energia, il gas e il sistema idrico.

Per OraGhinelli quella di giovedì si è trattata della riunione degli eccessi:

"Eccesso di sudditanza, da parte di quei sindaci che hanno obbedito supinamente agli ordini di partito (democratico) che evidentemente non risponde alla segreteria provinciale. Eccesso di supponenza, sempre da parte degli stessi sindaci, che se ne sono beatamente infischiati dei loro consigli comunali ritenendo superfluo interessarli della questione che così banale non era. Eccesso di democrazia perché, ci sia consentito, non pare ammissibile che il voto di Civitella della Chiana o quello di Talla (con tutto il rispetto) possano avere la stessa valenza di quello di Arezzo che rappresenta un numero di abitanti 10/15 volte superiore. Quindi, piccoli comuni (tutti amministrati da sindaci di centro sinistra) hanno dettato legge dapprima negando la saggia richiesta del Comune di Arezzo di un rinvio del voto, che fretta c’era, per poi dare il via libera alla proposta di proroga come se non ci fosse un domani. Con buona pace della ripubblicizzazione del servizio idrico, argomento del quale in troppi si riempiono la bocca. I cittadini ringrazino quindi quei sindaci che si sono espressi a favore ed anche quelli che si sono astenuti o nemmeno presentati (non avevano un’opinione?). E nel frattempo sperino che il gestore sia in grado di fare almeno una parte di ciò che ha promesso in cambio dell’extra-time ed in attesa che da Firenze parta un’altra idea geniale che crei l’ennesima area vasta. Chi vivrà vedrà (e intanto paghi l’acqua). Grazie Pd."

Rincara Forza Italia con le voci di Jacopo Apa e Federico Scapecchi rispettivamente, capogruppo e segretario comunale e vice-capogruppo di Forza Italia che avrebbero voluto far passare questa valutazione dai consigli comunali e pensano a azioni legali:

La proroga con "riaffidamento" del servizio a Nuove Acque è da considerare inammissibile. Emerge una chiarissima responsabilità politica, ed ora giuridica, dei sindaci Pd che - con una risicata maggioranza - hanno certificato in modo inequivocabile di assumere decisioni irragionevoli politicamente a scapito di cittadini ed imprese. E ciò sulla base di un "progetto" che ci lascia molto perplessi e che potrebbe considerarsi irrealizzabile sul piano economico finanziario basandosi, esclusivamente, sulle sole valutazioni della società di gestione. La concessione sarà prorogata per altri 3 anni e gli aretini pagheranno di propria tasca; altre risorse andranno ancora verso aziende anche non italiane e non aretine. E tutto questo, molto probabilmente, anche con rincari delle tariffe, peraltro programmati. Va inoltre sottolineato, vista la gravità della situazione creatasi, che ogni decisione in merito è stata deliberatamente assunta senza alcun coinvolgimento della parte elettiva territoriale. I sindaci, infatti, nonostante la richiesta di rinvio sostenuta dal Comune di Arezzo, hanno votato senza avere ricevuto in precedenza alcun mandato da parte dei propri consigli comunali. Una proroga costituisce un atto eccezionale e straordinario e richiede - concernendo la continuazione di un rapporto di rilevanza pubblica fondato su una concessione-contratto e sull'operatività di un socio privato di società mista - una deliberazione che quantomeno giustifichi, con apposito mandato, l'esercizio di un potere volto ad esprimere la volontà dell'ente in merito ad un servizio pubblico essenziale sogggetto ad un rapporto convenzionale. Infatti, una cosa è la "proroga" altro è il "rinnovo" che deriva dall'eccessiva durata della concessione prorogata alla luce del termine iniziale del rapporto ovvero dalla "rinegoziazione" delle condizioni convenzionali originarie che mutano l'assetto del rapporto e la sua natura giuridica. Ogni atto in merito, di natura eccezionale, deve quindi essere puntualmente e congruamente motivato anche con il supporto di idonea documentazione tecnica valutativa. Il provvedimento finale, dunque, dovrà contenere le "motivazioni" a supporto della scelta dell’amministrazione (dei comuni soci di maggioranza) nel senso della migliore tutela dell’interesse pubblico e dei reali benefici economici a favore dell’erario. Tutto invece è stato fatto in fretta senza alcun ragionevole motivo ed esautorando le assemblee elettive ed eventualmente organi terzi di valutazione del piano economico finanziario proposto da Nuove Acque. Vogliamo vederci chiaro, come ribadito dal Sindaco Ghinelli, e valuteremo il da farsi anche in ordine alla proposizione di eventuali ricorsi ed esposti nelle sedi competenti. Le forzature politiche non sono accettabili né possiamo accettare l'iter procedimentale che i sindaci del Pd hanno voluto perseguire senza ascoltare alcuna voce o proposta contraria. La volontà dell'intera comunità aretina e dei comuni che rappresentano la maggior parte della popolazione, è stata superata dalle direttive politiche del Pd sulla base di valutazioni ed interessi che chiederemo siano spiegati nell'ambito del Consiglio comunale anche dal gruppo consiliare del Pd che colpevolmente, sul piano politico, non ha preso alcuna posizione ad ulteriore riprova che nel Pd nessuno sa chi realmente assume decisioni che hanno anche enorme rilevanza sui cittadini e le imprese. Per queste ragioni in accordo con il coordinatore provinciale di Forza Italia abbiamo già definito una serie di iniziative che, qualora necessario, saranno anche svolte nelle sedi giudiziali e di legge.

Per la Lega Nord parla il segretario comunale Alessandro Casi

"Con molto rammarico e dispiacere, soprattutto per i cittadini che rappresentiamo siamo oggi, ancora una volta, a discutere di una volontà e di una decisione politica, riconducibile ad un partito in particolare, il Pd, che non va nell'interesse dei cittadini. Già lo avevamo dichiarato prima della votazione, fermamente contrari alla possibilità di proroga del servizio a Nuove Acque, oggi lo ribadiamo, il servizio non andava prorogato e chi ha votato a favore di questo se ne dovrà assumere le responsabilità, sia morali che politiche, nei confronti dei cittadini. Possiamo ricondurre questa votazione favorevole, come anticipato precedentemente, a perlopiù sindaci del Pd, questi sindaci, che evidentemente non hanno come priorità la tutela dei cittadini che rappresentano, hanno con il loro voto favorevole, avvalorato la loro idea che Nuove Acque sia il miglior gestore e che i cittadini aretini siano onorati di averlo in capo. Forse si sono dimenticati che abbiamo il servizio tra i più cari d'Italia e continua a distribuire utili a società che non hanno nulla a che fare con il nostro territorio. Un'altro deplorevole fatto, sicuramente, è stato quello della mancata sospensione della proroga, così come proposta dal rappresentante del comune di Arezzo, sempre i soliti sindaci legati al partito democratico hanno deciso di non approvare la sospensiva e passare direttamente alla votazione della proroga del servizio, senza nemmeno passare dai rispettivi consigli comunali, prassi che sarebbe stata molto giusta e assolutamente rispettosa nei confronti di un organo che ha dato il mandato per l'assegnazione del servizio a Nuove Acque. Concludendo, ribadiamo che la Lega Nord Toscana farà di tutto per contrastare la scelta fatta dal Pd e dalla sinistra, perché possa finalmente diventare un servizio pubblico che agisce per il bene dei cittadini e non per qualche società straniera o soggetto privato."

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