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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Nucleo anti degrado, agenti con taser, controllo di vicinato. Approvati due atti d'indirizzo sulla sicurezza

Via libera del consiglio comunale alle proposte di Fratelli d'Italia per un ruolo più incisivo degli agenti di polizia municipale. Dibattito serrato in aula

Il consiglio comunale di ieri ha approvato due atti d'indirizzo, presentati da Fratelli d'Italia e aventi per oggetto il tema della sicurezza, che hanno suscitato un dibattito molto vivace in aula. L'argomento è caldo e al centro del dibattito di questi giorni, dopo gli episodi di cronaca che hanno riguardato piazza della Badia, diventata simbolo di degrado e di eccessi, specie nei fine settimana. 

Il primo atto di indrzzo, illustrato da Francesco Palazzini, sottolineava la necessità di mettere in condizione gli agenti della polizia locale di affiancare nella maniera migliore le altre forze dell’ordine nell’attività di monitoraggio e presidi: “La percezione della sicurezza è legata a vari aspetti che vanno dal decoro al bullismo ma vorremmo avviare un percorso di miglioramento della polizia locale per renderla sempre più performante nell’attività di controllo. Lo consideriamo una prima tappa della road-map del programma di coalizione”.

Le richieste: promuovere il passaggio del corpo da polizia municipale a polizia locale, prevedere che il nucleo anti-degrado sia utilizzato dopo adeguata preparazione di dispositivi di deterrenza quali sfollagente, spray al peperoncino, droni e taser, prevedere la costituzione del Comune di Arezzo a parte civile nei confronti di chi si renda protagonista di aggressioni o lesioni ai danni degli agenti, con sostegno economico per le spese legali che gli agenti stessi dovessero sostenere per difendersi da accuse infondate a seguito di archiviazione o assoluzione in procedimenti penali a loro carico.

Questo atto di indirizzo è stato approvato con 18 voti favorevoli da parte della maggioranza e 8 contrari dai consiglieri di opposizione.

Francesco Palazzini, consigliere Fdi

Il secondo, illustrato ancora da Palazzini, verteva sulla cosiddetta “sicurezza partecipata”. La richiesta a sindaco e giunta è di promuovere un protocollo d’intesa tra Prefettura e Comune che disciplini il controllo di vicinato, ritenuto strumento idoneo a rafforzare il sistema di sicurezza integrata: si tratta di un gruppo di cittadini, guidato da un coordinatore, anello di congiunzione tra questi e le forze dell’ordine, che non si sostituisce alle stesse e non interviene in caso di reato, ma comunica le segnalazioni ritenute importanti, attinenti la sicurezza e il degrado sociale, e accoglie i nuovi abitanti informandoli di questa attività. Al protocollo il compito di regolare i vari aspetti della funzione, prevista peraltro da una legge nazionale e dalle linee guida del ministro dell’Interno del 26 luglio 2018. “Registriamo già un primo approccio con un comitato nato ad Arezzo, l’auspicio è che questo genere di contributi possa essere implementato in altre zone”.

Luciano Ralli (Pd): “questo atto, a differenza del precedente, fa riferimento alla necessità di adeguarsi a normative statali e vorremmo unirci nel dare questo impulso all’amministrazione comunale, anche se una soluzione al degrado è il mantenimento di negozi ed esercizi commerciali. La giunta dovrebbe superare la visione della sicurezza in termini di contenimento e repressione. Servirebbe una svolta. Sicuramente non basta il desiderio di visibilità di una parte della maggioranza e un atteggiamento di rigidità che ci porta all’astensione”. Roberto Cucciniello (Fdi): “negli ultimi due fine settimana si sono succeduti fatti molto gravi durante il primo e serate tranquille nel secondo. Questo perché è stato dato seguito a un importante presidio del territorio, a dimostrazione di come quest’ultimo sia decisivo. E ricordo che la stragrande maggioranza dei giovani vive e si diverte in modo corretto. L’invito che faccio è a riappropriarci della città, senza piangerci addosso o ingigantire le gesta di una piccola minoranza”. Marco Donati (ScelgoArezzo) è tornato sui contenuti dell’atto di indirizzo di Scelgo Arezzo sulla sicurezza “bocciato a gennaio 2021. Con i nostri centri civici di ascolto, da ospitare nei centri di aggregazione, parlavamo di presidio, sicurezza, decentramento e partecipazione. Li concepivamo come strumenti che potessero sopperire alla scelta sbagliata di abrogare le circoscrizioni. Proviamo a fare un passo indietro per rendere il tema sicurezza di nuovo trasversale e riaffermare un concetto di socialità che coinvolga i giovani. Propongo di ritirare l’atto e riformularlo assieme”. Per Simon Pietro Palazzo (OraGhinelli) "l’atto offre uno strumento aggiuntivo da sfruttare nella giusta direzione".

L’atto è stato approvato con 18 voti favorevoli e 10 astenuti.

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