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Scacchiere partecipate, Macrì torna in Estra? Rebus Lega e Afm

Sono giorni intensi di confronto politico interno al centro destra in vista di importanti nomine o conferme alla guida di aziende partecipate. Attraverso Coingas Arezzo deve esprimersi soprattutto su Estra

Dopo un tranquillo rinnovo per Guglielmo Borri alla guida della Multiservizi, arrivato contestualmente all'approvazione del bilancio la scorsa settimana, deve essere completato il resto dello scacchiere. Sul tavolo ci sono le nomine nell'Azienda Famraceutica e colui che sarà espressione di Arezzo nel cda di Estra, su indicazione di Coingas. In questo panorama si inserisce anche la presidenza del consiglio comunale di Arezzo.

Estra

Dopo che Anac rese nulla la presidenza di Francesco Macrì nella multiservizi, adesso il leader di Fratelli d'Italia è tornato nominabile ed ha alle spalle anche il processo Coingas-Estra dal quale è uscito con un'assoluzione. Il suo posto nel cda della società che ha sede legale a Prato è stato ricoperto dal commercialista aretino Giovanni Grazzini. A questo punto tutti si chiedono chi dei due sarà scelto, oppure se ci sarà un terzo nome per quella carica e se Arezzo riuscirà di nuovo ad esprimere il ruolo di presidente di Estra come era lo stesso Macrì. Al momento le quotazioni di quest'ultimo sono molto alte. La stessa Lega provinciale ha dichiarato più volte pubblicamente che quel posto spetta a Fratelli d'Italia. Da non dimenticare che il Governo Meloni ha indicato Macrì anche per un ruolo nazionale come consigliere di amministrazione nell'azienda Leonardo Spa, partecipata dal Ministero e che si occupa di difesa e sicurezza. L'assemblea che dovrebbe ratificare i nuovi componenti del Cda è fissata in seconda convocazione per il 9 maggio. Macrì a quel punto potrebbe arrivare a sommare i due incarichi che tra loro non sono incompatibili.

Le prime risposte dovrebbero arrivare a breve. I sindaci dei comuni soci di Coingas si riuniscono in assemblea questa mattina a partire dalle 10.

Afm e consiglio comunale

Potrebbe essere un effetto a cadere. A seconda di come andra a finire l'assemblea di Coingas e di chi verrà indicato per Estra dalla compagine aretina, potrebbero esserci ripercussioni o meno sulle altre nomine. La partecipata che va a rinnovo adesso è la Farmaceutica, azienda di carattere privato con presidenza indicata dal pubblico e quindi soggetta alle variabili politiche. L'attuale presidente è Francesco Francini. Per lui si potrebbe profilare un rinnovo tranquillo, in stile Multiservizi per intedersi. A meno che non ci siamo veti incrociati tra gli alleati di centro destra. È qui che si inserisce il pezzo di puzzle della presidenza del consiglio nel Comune di Arezzo. Adesso l'incarico è ricoperto da Luca Stella in quota Fratelli d'Italia, ma la Lega lo vorrebbe rivendicare per sé. Se questo incastro non avvenisse l'equilibrio politico tra le componenti del centro destra potrebbe andare a toccare proprio la tranquilla area dell'Afm. C'è però un particolare da non dimenticare. Si tratta di un'azienda nata dalla privatizzazione delle Farmacie del Comune di Arezzo e quindi il baricentro anche politico è difficilmente spostabile. In questa dinamina inoltre resta da capire quale anima interna alla Lega stessa prevarrà.

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