Nocentini e Municchi confermati nel consiglio di Giostra. Giorgetti vota contro: "Basta nomine politiche"
“Nomine di natura politica – dichiara il leghista – che non si capisce che senso abbiano in un organismo giostresco se non privare i Quartieri della loro proverbiale terzietà con il rischio di eroderne la poca autonomia rimasta tramite potenziali indebite intromissioni."
Il consiglio comunale, nella seduta di ieri ha rinnovato il mandato, su proposta del sindaco Alessandro Ghinelli, di Martina Municchi e Paolo Nocentini quali membri del consiglio della Giostra per il triennio 2022-2025.
A seguito dello scioglimento dell’Istituzione Giostra del Saracino, il regolamento della Giostra prevede infatti, tra gli organismi che concorrono alla realizzazione della rievocazione storica, il Consiglio della Giostra quale comitato consultivo e di supporto a tutte le attività che interessano la scenografia della Giostra, del corteggio storico e delle manifestazioni collaterali. L’organo è composto complessivamente da 9 membri di cui 2 di spettanza del Consiglio Comunale.
Dai banchi della maggioranza però c'è stato un voto contrario, quello di Vittorio Gioregetti della Lega.
“No alle nomine politiche nella Giostra del Saracino. Rispetto per i Quartieri.” Questa è la rimostranza di Giorgetti: “Tra i punti all’ordine del giorno dell’ultima seduta del consiglio comunale c’è stata la designazione delle due “figure” di nomina spettante al Comune all’interno del Consiglio della Giostra.” Figure previste dal nuovo regolamento introdotto nella scorsa consiliatura dal precedente vice sindaco con delega alla Giostra del Saracino.
“Nomine di natura politica – dichiara il leghista – che non si capisce che senso abbiano in un organismo giostresco se non privare i Quartieri della loro proverbiale terzietà con il rischio di eroderne la poca autonomia rimasta tramite potenziali indebite intromissioni. Commistione – quella tra politica e Giostra – che può rivelarsi molto pericolosa. Chi può infatti escludere che in futuro un’amministrazione poco illuminata non abbia buon gioco ad utilizzare il Saracino per scopi politici o, peggio, elettorali? Non ho condiviso neanche – aggiunge Giorgetti – far ricader la scelta su coloro che avevano già ricoperto lo stesso ruolo nel precedente mandato. Negando così di fatto, in attesa che venga auspicabilmente e rapidamente eliminata, l’unica utilità che possa ravvisarsi in tale figura e cioè quella di dare al maggior numero di quartieristi, tramite un continuo avvicendamento, la possibilità di vivere un’esperienza a contatto con le Istituzioni e nello stesso tempo all’amministrazione l’opportunità di conoscere tanti cittadini che partecipano alla vita di Quartiere. Per questo – ammette il consigliere – ho annullato la scheda d’elezione e ho votato contro la pratica. I Quartieri non sono solo colori, tamburi e companatico. Se fossero talvolta richiamati al loro ruolo originario, ma anche rinvigoriti e rispettati potrebbero diventare i migliori alleati di chi amministra la nostra città. Per questo – conclude Giorgetti – auspico che le dirigenze non esitino a rivendicare l’autonomia che gli spetta ed esorto tutti i quartieristi, specialmente dopo i tempi di isolamento sociale, a riappropriarsi dei propri Quartieri.”