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"No, non mi dimetto, onorata di essere il nemico del Pd". Tanti risponde agli attacchi sulla scuola

"Il partito disastro, dalla sanità alle banche, pompa ad arte presunti problemi e resta sempre con il cerino in mano"

“Un onore essere il nemico numero uno di questo Pd. Il Partito disastro, dalla sanità alle banche, pompa ad arte presunti problemi e resta sempre con il cerino in mano.”

Così Lucia Tanti assessore alla scuola del Comune di Arezzo, risponde al Pd che aveva chiesto le sue dimissioni per le problematiche che ci sono state sulle scuole e sulle strutture che le ospitano, di competenza dell'amministrazione.

Dal Pd l'attacco per aver preso tempo e risorse pubbliche, per un progetto che poi è stato rismontato. Questa invece la reazione dell'assessore:

È tempo di esami. Quindi la scuola ha il suo bel da fare. Il problema purtroppo, almeno per quella aretina, è che in questo deve comprendere l’ascolto delle sparate politiche del Pd. Che evidenziano un aspetto: mancanza di maturità. Quarata, Antria, Tregozzano, San Giuliano: quattro scuole sulle quali abbiamo trovato una soluzione che mettesse d’accordo un criterio di sicurezza degli spazi e delle strutture con il numero dei bambini ospitati. Sì, avete capito bene: abbiamo già trovato una soluzione. Quindi non a lavori in corso, quando parrebbe più naturale, ma a giochi fatti arriva la polemica e mi vengono formulate le ennesime accuse di assessore cattivo. Allora lo ripeto: per Quarata, Antria, Tregozzano, San Giuliano le criticità, ad arte e come sempre senza successo “pompate” dal Pd, sempre più in versione Will Coyote, sono state abbondantemente risolte senza venire meno all’impianto generale.

Di conseguenza, il livello di comprensione della vicenda da parte del Pd è lo stesso dimostrato quando quel partito salutò con entusiasmo il decreto “salva banche”, che poi fece morire Banca Etruria. Direi che nella scala che arriva a cento, restando in tema di maturità, possiamo bocciarlo con il minimo dei voti. Tuttavia, c’è qualcos’altro e l’ordine di alzare il tiro contro di me viene da lontano.

Con il lavoro sulla sanità, da Arezzo stiamo facendo tremare Firenze e la Regione, perche sulle politiche sanitarie il Pd ha costruito un sistema di potere che si sta sgretolando. Per cui essere il nemico pubblico numero uno di lor signori, di chi ha ucciso Banca Etruria, di chi nella vicina Umbria ha fatto della sanità, guarda caso siamo sempre lì, un affare privato, di chi ha inquinato il Csm, di chi ha inventato la aslona che ha mortificato Arezzo, di chi ha smontato il sistema educativo aretino pezzo su pezzo tralasciando qualità e sicurezza che oggi tornano protagoniste assolute, di chi ha fatto dell’immigrazione un odioso business, è motivo di vanto e orgoglio.

Sono fiera di stare dall’altra parte della barricata, di dare noia a questo “Partito disastro”, e magari siamo solo all’inizio. Se quindi si usa un pretesto per darmi un avvertimento politico la mia risposta è una sola: fate pure, io non torno indietro.

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