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Museo civico in gestione. Bagarre a Sansepolcro, tutte le opposizioni contro la scelta di Cornioli

Martedì 21 febbraio si riunirà il consiglio comunale di Sansepolcro che ha all'ordine del giorno anche l'assegnazione dei servizi museali. Da parte del Comune ancora nessuna presentazione del progetto, ma dalle opposizioni si è già alzata forte la...

Martedì 21 febbraio si riunirà il consiglio comunale di Sansepolcro che ha all'ordine del giorno anche l'assegnazione dei servizi museali. Da parte del Comune ancora nessuna presentazione del progetto, ma dalle opposizioni si è già alzata forte la polemica nella quale si sono ritrovati uniti tutti i consiglieri che non sono in maggioranza

"Il Gruppo PD-InComune, insieme ai gruppi consiliari di Forza Italia, Lega Nord, Movimento 5 stelle, ha presentato un’interrogazione urgente in merito all’affidamento dei servizi museali a una società privata senza alcuna procedura di gara racconta il gruppo del Pd e di In Comune - L’Amministrazione comunale ha infatti revocato la procedura a evidenza pubblica in corso, e ha deciso di affidare direttamente i servizi di biglietteria, bookshop e guardia delle sale mediante convenzione. Purtroppo, né il consiglio comunale né la commissione cultura sono state informate e non hanno avuto modo di discutere del nuovo corso intrapreso dall’amministrazione comunale."

Al centro delle polemiche dunque c'è la convenzione sottoscritta senza un bando di gara:

Dalla convenzione sottoscritta con la società privata non emerge nessun ruolo guida in materia di indirizzo culturale da parte del Comune, il ruolo del Direttore del museo, previsto per legge regionale, è appena abbozzato, mentre la società sarà libera di ottenere le sponsorizzazioni e di gestire in totale autonomia tutti gli incassi del bookshop e della biglietteria. Si apre anche uno scenario nuovo rispetto all’impiego del personale del Comune e della cooperativa che gestisce il servizio di guardiania che nella convenzione non viene minimamente spiegato. Il Partito Democratico esprime perplessità di fronte a un scelta raffazzonata che non è stata condivisa con la città e che ha a che fare con il patrimonio pubblico e collettivo della nostra comunità. Nell’interrogazione si chiede all’assessore Marconcini: di spiegare le motivazioni per cui si è deciso di procedere mediante affidamento diretto; di stimare il valore economico di tali affidamenti; di chiarire quale sarà la destinazione dei lavoratori impiegati presso il museo civico. Vogliamo ricordare, che il Museo Civico, intitolato a Piero della Francesca, non solo custodisce opere di inestimabile valore culturale, ma che la Resurrezione è il simbolo stesso della nostra Città. Il fatto che un soggetto privato ne possa ricavare delle sponsorizzazioni e possa gestire le attività culturali del museo senza un adeguato controllo del Comune ci sembra un atto di svilimento perché concesso senza le adeguate garanzie per l’interesse pubblico. Pensare che l’assessore Marconcini voleva spacciarsi come difensore della pubblicità dei servizi. Infine vogliamo sinceramente ringraziare la Direttrice del museo civico, Dr.ssa Mariangela Betti, che in tanti anni della sua carriera professionale, da poco conclusa, ha custodito, studiato, divulgato e amato le opere del nostro museo civico.

Forti anche le dichiarazioni del Movimento Cinque Stelle:

Le nostre preoccupazioni purtroppo erano fondate. Fin dalle prime mosse della nuova Amministrazione abbiamo evidenziato una volontà, che non condividiamo affatto, di affidare la gestione del Museo Civico di Sansepolcro ad una società esterna. In sede di discussione delle linee programmatiche, non a caso, presentammo un emendamento per chiedere il mantenimento in ambito comunale della gestione del Museo: la maggioranza bocciò tale emendamento. Questa convinzione è stata una delle principali motivazioni che, unitamente a quelle di natura culturale, ci hanno portato nei mesi scorsi a batterci contro il prestito a Milano della tavola centrale della Madonna della Misericordia di Piero della Francesca. In quell’occasione infatti è stato stretto un primo palese patto d’acciaio tra il sindaco Cornioli e Civita Mostre.

Alcune indiscrezioni sui contenuti dell'accordo arrivano dal Movimento Cinque Stelle

Lo scorso 2 febbraio la giunta Cornioli ha poi approvato lo schema di convenzione proprio con Civita Mostre. La convenzione, che scadrà a novembre, prevede l’affidamento diretto a Civita del servizio di biglietteria e di controllo del Museo, finora gestiti da una cooperativa selezionata previo bando pubblico. A Civita sarà inoltre affidato il bookshop del Museo e le andranno almeno 8 euro per ogni biglietto cumulativo strappato. In cambio Civita verserà nelle casse del Comune, in due rate, la somma di 70.000€, pari all’incirca allo stesso incasso ottenuto dal Museo lo scorso anno. Insomma, esaminandola nel dettaglio questa convenzione non appare così vantaggiosa come era stato sbandierato da Cornioli e dalla sua maggioranza.

La maggiore preoccupazione

L’aspetto che maggiormente ci inquieta è che questa convenzione possa essere il primo passo del percorso che consegnerà in mano a Civita la gestione complessiva del nostro Museo Civico. Del resto, questa è stata una delle prime perplessità che avevamo avanzato su questa vicenda, e a riguardo non abbiamo mai ricevuto una risposta netta dall’attuale maggioranza. A nostro parere, rinunciare alla gestione del Museo Civico sarebbe un impoverimento culturale ed economico senza precedenti per la nostra città. Nessuna mostra, anche se fosse ben riuscita come ci auguriamo siano quelle che verranno organizzate nel 2017, potrebbe mai ripagare nemmeno minimamente una simile perdita. Cornioli e la sua maggioranza cosa pensano a riguardo? È da molti mesi che noi lo stiamo chiedendo, purtroppo senza mai ricevere una risposta esaustiva. Come abbiamo sempre detto, ripetiamo oggi a gran voce: la gestione del nostro patrimonio culturale deve restare al Comune di Sansepolcro. Non è possibile che, a causa dei desideri di gloria e dell’ingenuità politica di Cornioli e della sua maggioranza, il nostro patrimonio venga svenduto al primo offerente che si è fatto avanti.

Per tutte queste motivazioni il consiglio comunale del prossimo 21 febbraio si annuncia molto caldo.

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