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Musei chiusi. Pd: "Così non si rafforza il turismo in città"

"Ghinelli dovrebbe far sentire alta e forte la voce di Arezzo, perché è inutile parlare di capitale della cultura se i musei sono chiusi"

E' sulla questione riguardante la momentanea inaccessibilità alla cappella Bacci, scrigno dove vengono custoditi gli affreschi di Piero della Francesca, che intervegnono il segretario provinciale Pd Francesco Ruscelli e quelo comunale Alessandro Caneschi. L'emergenza Covid, nei mesi passati, ha imposto la chiusura di ogni luogo pubblico compresi, ovviamente, i siti di interesse culturale. Ma dal 18 maggio, così come disposto nel decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, i musei possono nuovamente accogliere visitatori e turisti. In città tra i primi a riaprire ci sono il Mumec (Museo dei mezzi di comunicazione), la Fraternita dei Laici e l'archeologico. La cappella Bacci invece resta off limits.

"Il sindaco Ghinelli sostiene che lui ha da pensare alla città e alle vicende giudiziarie ci pensano i suoi avvocati - sottolineano Caneschi e Ruscelli - Affermazione bislacca come se esistessero ad Arezzo due Alessandro Ghinelli e il primo ignorasse quello che fa il secondo. Ma prendiamo pure per buona questa  affermazione, ci dica allora come intende pensare alla città e soprattutto cominci a pensarci sul serio. Nei mesi precedenti l’emergenza Covid non ha fatto altro che ricordarci l’enorme aumento di turisti. Sicuramente c’è stato ma va rafforzato e implementato per essere all’altezza delle altre città della Toscana. 

A questo proposito registriamo un fatto che dovrebbe far riflettere sul reale interessamento del sindaco alla città. Da più parti (turisti, agenzie, operatori) ci viene segnalato che mentre in tutte le città d’arte toscane musei e monumenti hanno riaperto, ad Arezzo ancora molte strutture sono chiuse. In particolare gli affreschi di Piero in San Francesco. Insomma un'opera fondamentale per gli studiosi della pittura e per gli amanti dell’arte è interdetto alle visite. Non è un bel biglietto da visita per la città. Il sindaco ci dirà che non è di sua competenza, ebbene noi interpretiamo il ruolo di sindaco in maniera diversa. Di fronte a un fatto di questa portata non ci sono competenze che tengano, Ghinelli dovrebbe far sentire alta e forte la voce di Arezzo, perché è inutile parlare di capitale della cultura se i musei sono chiusi e i turisti se ne tornano a casa a mani vuote".

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