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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Mugnai (FI): "Un'indagine epidemiologica sui cittadini che vivono nell'area di Podere Rota"

Una indagine epidemiologica sui cittadini che vivono nell’area della discarica di Podere Rota e il report sulle attività ispettive ambientali: a richiederla all’Ars e all’Arpat – Agenzia regionale di sanità l’una e di protezione ambientale l’altra...

Una indagine epidemiologica sui cittadini che vivono nell’area della discarica di Podere Rota e il report sulle attività ispettive ambientali: a richiederla all’Ars e all’Arpat – Agenzia regionale di sanità l’una e di protezione ambientale l’altra, organi deputati a tali verifiche – con due atti distinti è stato questa mattina il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai, anche nella sua veste di Vicepresidente della Commissione sanità dello stesso Consiglio regionale.

Così, in accoglimento dell’appello all’impegno avanzato dal consigliere comunale di Cresce San Giovanni Francesco Carbini a margine del suo incontro con l’assessore all’ambiente Federica Fratoni e alla vigilia della manifestazione contro la discarica a cavallo tra San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini organizzata per domani pomeriggio dal Comitato Vittime di Podere Rota, ecco ancora due atti istituzionali concreto da parte di un rappresentante del territorio al Parlamento toscano.

Ho scelto – spiega Mugnai che ripetutamente si è attivato con interrogazioni regionali per ottenere dati e programmazione certe sul sito di stoccaggio dei rifiuti – di procedere lungo due linee distinte così da puntare alla massima efficacia e al massimo dell’informazione possibile. Su Podere Rota i valdarnesi sono da troppo tempo in attesa di soluzioni, il tempo delle promesse è finito. Chiediamo certezze e per questo ci schieriamo al fianco di quanti domani pomeriggio manifesteranno per ottenerne.

Le richieste appena protocollate in Consiglio regionale sono esplicite. Richiamati i fatti, a Ars Mugnai domanda «una indagine epidemiologica e sanitaria sulla popolazione dimorante nei pressi della discarica di Podere Rota (Terranuova Bracciolini)», e ad Arpat «le risultanze dei controlli del 2017 e l’ultimo report completo sulle attività ispettive e analitiche condotte dall’Agenzia presso l’impianto di Podere Rota (Terranuova Bracciolini)».

Sulla questione di Podere Rota interviene anche il sindaco di Montevarchi

Sabato 7 ottobre, Silvia Chiassai Martini sarà alla manifestazione organizzata dal “Comitato Vittime di Podere Rota” per chiedere la formalizzazione della chiusura della discarica di Podere Rota nel 2021 e l’effettuazione di un monitoraggio sullo stato di salute della popolazione che vive nei pressi del sito. La decisione è maturata anche a seguito di un incontro diretto avuto con i rappresentanti del comitato e promotori della petizione popolare presentata in molti comuni del Valdarno “La mia adesione come sindaco, ma soprattutto come cittadina – afferma il Sindaco Chiassai Martini- deve essere una chiara testimonianza che non dobbiamo più voltarci dall’altra parte e che il conferimento in discarica e le conseguenze denunciate, quasi quotidianamente dai cittadini, non possono più rimanere circoscritte in due comuni e in due porzioni di territorio. In questo anno, come ho già avuto modo di affermare, stiamo assistendo a dinamiche del sistema di smaltimento dei rifiuti su area vasta che sono imbarazzanti e inaccettabili: dalle indagini in corso per turbativa d’asta tra ex dirigenti di Sei Toscana e di Ato Toscan Sud, al commissariamento del gestore unico, alle indagini in corso per presunte infiltrazioni mafiose negli appalti di Podere Rota, fino alla delibera di innalzamento dei compensi di Cda di Sei Toscana, dove adesso si torna indietro. E’ giunto il momento, con ogni azione, di fermare la netta prevalenza sui rifiuti di logiche di business più che l’attenzione al servizio e la cittadino. Il nostro Valdarno rappresenta un sito di conferimento da oltre 25 anni, con tonnellate di rifiuti provenienti anche da fuori regione, senza che altri ambiti della Toscana, si siano resi autonomi da un punto di vista della realizzazione di impianti nei loro comuni e nei loro territori. Dobbiamo mettere pertanto la parola fine all’attività della discarica entro il 2021, o prima qualora si esauriscano i volumi concessi con l’ultimo ampliamento, proprio nel rispetto di quegli accordi presi, dando l’avvio così alle procedure di gestione e bonifica “post-mortem”. Non meno importante l’effettuazione di un monitoraggio da parte della Regione Toscana sulla condizione dell’ambiente e sullo stato di salute della popolazione che vive intorno a Podere Rota. Non a caso, nel prossimo consiglio comunale, presenterò un ordine del giorno in cui chiederemo un impegno del Consiglio regionale, e quindi dei consiglieri del Valdarno, affinché si legiferi accogliendo questi punti per favorire anche la tutela della salute e migliorare la qualità della vita”

E si unisce al coro di proteste anche il sindaco di Castefranco Piandiscò

In Valdarno tra i comuni più penalizzati dalla presenza della discarica di Podere Rota, oltre a quello di San Giovanni, c’è il Comune di Castelfranco Piandiscò, tra l’altro uno dei più suggestivi e significativi dal punto di vista turistico e paesaggistico grazie alla presenza di borghi antichi e delle Balze. “Riconosciamo che l’impianto di Podere Rota negli anni ha svolto un ruolo importante per il trattamento dei rifiuti delle province di Arezzo e Firenze, ma il sito, come previsto dal Piano interprovinciale dei rifiuti, è in via di esaurimento e non può continuare a penalizzare in termini ambientali e turistici il nostro territorio e i nostri residenti. Per questo ci uniamo fermamente al coro delle istituzioni locali e dei cittadini affinché, entro il 2021, come previsto dai patti, siano attivate tutte le procedure di chiusura della discarica di Podere Rota con la successiva bonifica del territorio interessato”. A parlare in questi termini è l’intera Amministrazione comunale di Castelfranco Piandiscò per mezzo del suo Sindaco Enzo Cacioli, alla luce di evidenti problematiche ambientali riscontrate da anni nel proprio territorio e unendosi alla presa di posizione di istituzioni locali e degli stessi cittadini, ormai stanchi di sostenere disagi per il mancato rispetto degli accordi su Podere Rota. “Chiediamo infine per la tutela dell’ambiente e della salute stessa dei cittadini – prosegue l’esecutivo di Castelfranco Piandiscò – che sia discusso ed approvato in Toscana un nuovo Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti per l’attivazione di una politica seria di riduzione della produzione di nettezza annessa a moderni e sicuri sistemi di smaltimento.

Questa Amministrazione, avendo provveduto in questi anni ad estendere il servizio del “porta e porta” su tutti i principali centri del territorio comunale, chiede che si provveda con sollecitudine e altrettanta premura per la salute e sicurezza dei cittadini nell’ambito generale del ciclo dello smaltimento dei rifiuti con la chiusura di Podere Rota nei termini già ampiamente programmati”.

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