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Mugnai: "Associazioni di volontariato che fanno emergenza rischiano il collasso"

"Basta poco che ci vuole? Stanziati i fondi aggiuntivi per l’emergenza-urgenza alla Regione basta dividerli per il numero dei Pet (Punti di emergenza territoriale) ed erogarli. Bah sì come no: pare facile. La Regione mica lo sa quanti Pet conta...

"Basta poco che ci vuole? Stanziati i fondi aggiuntivi per l’emergenza-urgenza alla Regione basta dividerli per il numero dei Pet (Punti di emergenza territoriale) ed erogarli. Bah sì come no: pare facile. La Regione mica lo sa quanti Pet conta sul suo territorio. Pare 217, ma non v’è certezza. E così, in attesa di ricognizioni e verifiche, le associazioni di volontariato che del sistema dell’emergenza-urgenza in Toscana sono la spina dorsale collassano sotto il peso economico di servizi erogati – come non farlo? Ne va della vita delle persone – ma mai o mal rimborsati". Così Forza Italia in Regione va all'attacco.

Della questione si occupa oggi con una interrogazione il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai: «E’ grazie all’impegno ed allo sforzo, anche finanziario, delle Associazioni – ricorda alla giunta regionale anche in questa nuova interrogazione – che il sistema sanitario della Toscana sostiene costi infinitamente più bassi per la gestione del servizio di emergenza».

Contare i Pet non pare compito insuperabile: «Prendiamo atto, non senza sorpresa – sottolinea Mugnai nel suo atto – delle difficoltà ad avere informazioni precise su quale sia il numero esatto dei Pet». Da ciò dipende l’erogazione dei fondi da parte della Regione. Funziona così: «Recentemente il Consiglio regionale ha deliberato la messa a disposizione di 4 milioni di euro quale contributo all’emergenza urgenza per l’anno 2014 e 9 milioni di euro in aggiunta agli 84 milioni previsti sia per l’emergenza urgenza che per i trasporti sanitari. A quanto si apprende dalle associazioni di volontariato i 4 milioni per il 2014 saranno divisi e liquidati dalla Regione soltanto una volta effettuata la ricognizione e accertato il numero dei Pet. Nel frattempo i bilanci delle associazioni di volontariato che erogano i servizi nei Pet versano in uno stato di crisi chiudendo con gravi deficit che rendono inevitabili tagli di personale da parte delle stesse associazioni».

"Si genera una spirale infernale per le associazioni - si legge nella nota -, anche perché la convenzione relativa ai trasporti sanitari e all’emergenza urgenza tra Regione e associazioni di volontariato è sostanzialmente ferma al 2006», e «attualmente il rimborso per punto Pet è di 87.000 euro, a fronte di un costo effettivo di 210.000 euro nelle 24 ore".

Ad Arezzo, osserva Mugnai, dove è stata applicata la circolare sull’appropriatezza dei trasporti sanitari, si sono risparmiati 1.400.000 euro che, se reinvestiti in emergenza, sarebbero quanto serve a ripianare «il cronico ed inevitabile deficit» delle associazioni. Se poi questo venisse fatto su scala regionale beh: ecco che il sollievo per il volontariato sarebbe significativo. Ecco dunque i quesiti su cui Mugnai chiede alla Regione risposte in forma scritta. Innanzitutto il Vicepresidente della commissione sanità chiede di sapere «quanti siano ufficialmente i Pet in Toscana» e «quando si pensa di liquidare le somme» stanziate. Infine, Mugnai chiede «se si condivida la necessità di investire nell’emergenza i risparmi prodotti dalla circolare sull’appropriatezza dei trasporti sanitari».

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