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"Grazie alla sanità pubblica, preserviamola"

Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento di Articolo Uno Mdp Arezzo

Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento di Articolo Uno Mdp Arezzo.

Anche noi siamo oggi costretti ad affidare l’iniziativa politica alla parola scritta, al posto del contato diretto con le persone che di gran lunga preferiamo. Però, oggi la battaglia che dobbiamo vincere tutti insiemi è contro il diffondersi del virus, alcuni definiscono questo periodo come la “battaglia di marzo”. E’ un momento complicato e complesso che nessuno ha mai vissuto prima che se evidenzia le nostre fragilità deve tirare fuori le nostre forze e le nostre risorse. Ci associamo convintamente agli appelli che sono lanciati dalle autorità: Restiamo a casa, usciamo solo per casi di estrema necessità, non affolliamo i supermercati, andiamo a fare la spesa solo uno per famiglia, teniamo i nonni lontano dai nipoti e i nipoti lontano dai nonni, manteniamo la distanza di sicurezza di almeno un metro anche dagli amici e dai conoscenti. Tutto questo deve essere fatto per rallentare e fermare la diffusione della malattia e quindi tutelare, la salute e la sicurezza, lo ripetiamo anche a costo di sembrare ripetitivi, non solo nostra, ma dei nostri cari e del paese. Dobbiamo agire con serietà e determinazione anche se ci costa fatica, per non vanificare gli sforzi enormi ed i sacrifici che stanno compiendo gli “eroi moderni” che oggi consentono al Paese di andare avanti primi fra tutti i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario, i soccorritori , le OSS, il sistema delle pulizie, gli operatori delle lavanderie, le forse dell’ordine che lavorano ormai da settimane senza sosta ed a rischio della loro stessa vita e salute. E’ evidente che tutto il personale sanitario deve essere tutelato al massimo perché chi combatte per noi la “battaglia di marzo” lo deve fare avendo a disposizione i presidi di sicurezza e gli strumenti necessari a garantirne la incolumità Non dimentichiamo neppure tutti gli altri, tutti coloro che per lavoro non possono restare a casa accanto ai loro cari per garantirci il regolare svolgimento della vita quotidiana, la regolarità dei servizi indispensabili (acqua gas energia elettrica trasporti grande distribuzione informazione) e il mantenimento del tessuto produttivo, per tutti costoro chiediamo con forza come indicato anche dai decreti del governo che sia garantita la fornitura di mezzi di protezioni individuale idonei affinché la loro sicurezza venga prima di tutto. Articolo Uno Md. è vicino a questi lavoratori, senza dimenticare tutti gli altri che oggi guardano con apprensione al loro posto di lavoro. Chiediamo al comune di Arezzo, di attivare tutte le iniziative necessarie per aiutare le persone anziane e/o in difficoltà per consegnare la spesa e i necessari medicinali per curarsi senza dover uscire da casa, utilizzando allo scopo anche gli strumenti messi a disposizione dalla Regione Toscana, come il finanziamento di 3 milioni di euro alle società della salute approvato già da qualche giorno per progetti finalizzati allo scopo sarebbe certamente singolare che questi soldi non venissero spesi. Fino al tre aprile oppure fino a quando sarà necessario dobbiamo rispettare, senza se e senza ma, tutte le disposizioni che ci vengono impartite, ne va della durata della battaglia e dei danni in vite umane che questo comporterà. Oggi però è nostro compito anche pensare al domani riflettendo su quanto stiamo vivendo , emerge in primis che non è la finanza che salverà il mondo ma il lavoro. Emerge chiaramente come la sicurezza e la sopravvivenza dei cittadini e del Paese dipendono unicamente da come sono gestiti la sanità ed i Servizi Pubblici. Chi in questo anni ha strenuamente lottato perché la Sanità restasse pubblica oggi deve sentirsi orgoglioso di quanto ha fatto e delle lotte che ha condotto, perché oggi come non mai è chiaro che il diritto alla salute costituisce la principale sfida che abbiamo di fronte e che tale diritto viene garantito solo da una Sanità pubblica alla quale devono essere destinate le risorse necessarie per garantire le cure a tutti e per questo continueremo ad impegnarci. Quando usciremo da questo periodo” horribils” la politica, la società dovranno rivedere le loro priorità, sarà necessario avere memoria del passato e non solo contezza del presente, nel valutare i politici sarà importante guardare a ciò che hanno fatto e non solo a ciò che dicono al momento, valutare come “reato contro la sicurezza di ogn’uno di noi” l’evasione fiscale, la corruzione e la cattiva gestione dei servizi pubblici, dovremo tornare a dare il giusto valore al lavoro e dignità ai lavoratori. La solidarietà dovrà tornare valore fondante della vita. L’emergenza coronavirus finirà, il tempo dipende dal nostro comportamento, riprenderemo la nostra iniziativa politica là dove l’abbiamo lasciata, a partire dal rinnovo del Consiglio Comunale di Arezzo che ci vede partecipi di una aggregazione di sinistra, denominata “Arezzo 2020 il tempo di cambiare”, che appoggia una lista di Centro sinistra, che ha come candidato Luciano Ralli e che nel suo programma ha i valori che sopra richiamiamo 

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