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Banca Etruria, sfiducia al Governo bocciata. Renzi: "Nessun conflitto di interesse"

A cura di Nadia Frulli e Mattia Cialini Schermaglie, come da pronostico, tra maggioranza e opposizioni in Senato questo pomeriggio. In calendario il voto per due distinte mozioni di sfiducia all'interno Governo con l'ipotesi di conflitto di...

A cura di Nadia Frulli e Mattia Cialini

Schermaglie, come da pronostico, tra maggioranza e opposizioni in Senato questo pomeriggio. In calendario il voto per due distinte mozioni di sfiducia all'interno Governo con l'ipotesi di conflitto di interesse, perché uno degli istituti di credito coinvolti dal decreto salva banche dello scorso 22 novembre era Banca Etruria, di cui il padre del ministro Maria Elena Boschi è stato vice presidente.

Sfiducia respinta: la prima mozione (Fi-Lega) con 178 no, 101 sì, un astenuto; la seconda con 174 no, 84 sì, un astenuto. Il voto ha segnato, peraltro, l'appoggio all'esecutivo di alcuni eletti nelle fila del centro destra, 18 verdiniani e 3 vicini all'ex leghista Tosi.

Prima della doppia votazione, iniziata intorno alle 19, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha preso parola. Si è difeso in aula con un linguaggio colorito e con un tono di voce più alto del consueto, replicando alle accuse mosse da Forza Italia, Lega e M5s. Renzi ha sostenuto che sulle banche e in particolare Banca Etruria, "non c'è stato conflitto di interesse".

"Si legge nel testo di una mozione di sfiducia che il decreto sulle popolari imponeva la trasformazione e quotazione di Banca Etruria - ha detto entrando nello specifico Renzi -. Ma di tutte le banche interessate dal decreto di gennaio l'unica banca già quotata era Banca Etruria, su cui si sta giocando una strumentalizzazione politica comprensibile, alla quale siamo totalmente abituati e che non ci fa paura, ma totalmente slegata dalla realtà".

Poi ha approfondito l'argomento: "Nel 2015 gli articoli sulla stampa italiana dedicati a Banca Etruria sono stati 1889, più numerosi di quelli dedicati all'immigrazione che sono stati 1770 - ha rilevato -. Anziché parlare della direttiva europea sul bail-in o dei crediti deteriorati si è parlato solo di una delle 4 banche. Perché? Si sostiene che ci sia conflitto di interessi, che ci sia stato un favoritismo. Uno può pensarla come vuole su tutto, ma questa è un'accusa infima e meschina. Questo governo ha commissariato Banca Etruria, come ha fatto con altre banche, senza avere nessun riguardo per chi sedeva nel Cda. Banca d'Italia ha sanzionato i familiari di un ministro e non c'è stato neanche un solo avvenimento che possa far parlare qualcuno qua dentro di conflitto di interessi, né per la Boschi né per nessun altro membro del governo. Non potete fare a botte con la realtà".

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In precedenza c'è stato acceso dibattito in aula. La prima delle mozioni è stata presentata da Forza Italia e Lega Nord per denunciare

il conflitto di interessi insito all'interno dell'esecutivo. I fatti che hanno interessato la Banca dell'Etruria e del Lazio e la loro collocazione temporale fanno sorgere più di un dubbio su quanto il Governo in carica sia ancora in grado di assolvere al dovere primario di disinteresse personale nell'adempimento di pubbliche funzioni, di imparzialità e di garanzia dei servizi per un ordinato svolgersi delle attività economiche e della vita sociale in generale.

La seconda dal Movimento 5 Stelle:

Nel corso dell'anno 2015, il Governo ha adottato provvedimenti che, di fatto, hanno mutato radicalmente l'assetto del sistema bancario e creditizio del Paese. E in tale mutazione si sono inseriti atti e fatti idonei a configurare palesi conflitti di interesse: in capo al presidente del Consiglio dei ministri, oltre che ad altri esponenti governativi di primo piano.

@ArezzoNotizie

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