“Nessuno deve più morire mentre va a pesca”. Approvata mozione in consiglio regionale
Ceccarelli (Pd) primo firmatario: “Attuare tutte le misure necessarie per impedire il ripetersi di tragedie come quella di Bibbiena”
I fatti tragici di poche settimane fa a Bibbiena, dove un giovane pescatore ha perso la vita a causa del contatto tra la propria canna da pesca in carbonio e una linea di alta tensione, sono stati al centro di una mozione approvata all’unanimità dal consiglio regionale, proposta dal gruppo Pd, primo firmatario il capogruppo Vincenzo Ceccarelli.
«Un incidente incredibile – ha commentato Ceccarelli – che non deve ripetersi. E' necessario che siano attuate tutte le misure necessarie per far sì che fatti dolorosi non accadano più. Con la mozione approvata, chiediamo alla Giunta regionale di attivarsi nei confronti del soggetto gestore dell’energia elettrica, coinvolgendo anche le associazioni interessate ed i diversi livelli istituzionali, affinché siano implementate tutte le misure finalizzate a prevenire il rischio di folgorazione dei pescatori in prossimità degli impianti elettrici e ad evitare che in futuro possano realizzarsi situazioni di pericolo per i pescatori e per la pubblica incolumità. Il drammatico evento di Bibbiena ha scosso profondamente la comunità locale e l’intera comunità dei pescatori, per non dire del dolore enorme della famiglia, a cui voglio rinnovare tutta la mia vicinanza. In questi casi si parla di tragica fatalità ma noi crediamo che questo fatto non debba essere considerato tale e diventi invece un forte monito per tutti coloro che possono fare qualcosa per prevenire eventi come questo».
Il commento di Marco Casucci
“Ho votato convintamente a favore di una mozione del Pd che si riferiva ad un tragico fatto avvenuto alcuni mesi orsono presso il torrente Archiano di Bibbiena", afferma Marco Casucci, consigliere regionale della Lega. “Auspico, dunque, che le istituzioni promuovano una continua opera di sensibilizzazione sulla tematica che, teoricamente, investe tutti quelli che vanno a pesca, dotati di canne al carbonio che sono potenzialmente pericolose in vicinanza d’impianti elettrici. Attività di formazione e informazione sulla tematica sono indispensabili e confido che la Regione, a prescindere dall’atto in questione, se ne faccia pienamente carico".