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Politica Sansepolcro

"Perché non puntare sulla ferrovia Arezzo-Sansepolcro-Rimini con i soldi del Pnrr?"

La proposta del consigliere provinciale Marco Morbidelli

Intervento di Marco Morbidelli, consigliere di centrodestra della Provincia, che non ha partecipato all'incontro con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in visita ad Arezzo.

"Avrei voluto sentire che c’è una visione sul come spendere I soldi a debito del Pnrr, ma non c’è. Per esempio: si fa sempre più pressante collegare a pettine (Est-Ovest) questa penisola come già si indicava a fine Ottocento-inizio Novecento. Se realizzassimo col Pnrr il tratto ferroviario  Arezzo - Sansepolcro - Rimini, l'Italia ne avrebbe estremo beneficio, gli incidenti ferroviari che si ripetono non avrebbero più l'impatto devastante di dividere la penisola in due, con enormi danni economici. Superare i nodi di Firenze e di Bologna che sono i punti nevralgici delle comunicazioni Nord-Sud si può fare. ll progetto potrebbe costare 1,6 miliardi, un’inezia rispetto al beneficio. A questo a mio avviso dovrebbe servire il Pnrr, non a fare ciclabili e molti altri interventi sostitutivi delle mancate manutenzioni. Solo per opere che cambiano l'Italia in meglio, come i trasporti green, vale la pena indebitarsi.

La Regione Toscana ha sul tavolo dal 2021 l’idea progetto dalla Provincia di Arezzo, così come ce l'ha il Governo, dai tempi del ministro Giovannini e sottosegretario Morelli, alle infrastrutture.  Al presidente Giani vorrei ricordare di leggere quei documenti, magari darne pure riscontro,  dal momento che non partecipò, sebbene invitato,  al convegno sul progetto ferroviario Arezzo - Sansepolcro nel settembre 2021. Se lo avesse letto, avrebbe motivato con più efficacia la sua posizione su MedioEtruria. Come consigliere provinciale mi rivolgo quindi al Presidente Polcri perché si faccia carico di sollecitare l’ attenzione di Regione e Governo su questa idea-progetto che ha molto di attualità, che è legata alla scelta MedioEtruria, ma soprattutto che porterebbe beneficio all'industria, al commercio e al turismo delle aree interne, Dal progetto si ha chiara consapevolezza che la visione va oltre la Provincia di Arezzo, oltre la stessa Toscana, che aprirebbe a Emilia, Umbria e Marche orizzonti inaspettati. Senza trascurare che come tratto alternativo avrebbe la funzione di bypassare il nodo fiorentino all'esigenza e moltiplicare le opportunità di corse sud-nord, aggiungendo numeri di viaggiatori e merci, ma anche dare una motivazione in più per realizzare la stazione di MedioEtruria".

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