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Monte San Savino, Scarpellini si congeda: "Smarrimento e malinconia. Per me è stato un onore"

L'ex sindaco, alla guida del Comune per due legislature, ha affidato a facebook il messaggio di addio: "Ho lavorato nell'interesse della comunità. Tanto è stato fatto ma tanto altro resta da fare"

Monte San Savino cambia colore politico e l'esito delle elezioni amministrative rende ancora più significativo il messaggio di addio che ieri l'ex sindaco Margherita Scarpellini, alla guida del Comune per due legislature, aveva pubblicato sul suo profilo facebook. 

"Vivo questa giornata con sentimenti contrastanti: da una parte il desiderio di riposo e di riappropriarmi della.mia vita familiare, professionale e domestica, dall'altra un senso di smarrimento e di sincero dispiacere unito a immensa malinconia. Dieci anni sono tanti, tra l'altro passati non sempre piacevolmente anche per questioni personali, ma sempre con impegno costante e totalizzante.

È stato un onore e un privilegio poter rappresentare la città di Monte San Savino negli ultimi dieci anni. Spero d’averlo fatto nel migliore dei modi, con onestà, trasparenza, serietà e dedizione, cosciente dei miei limiti, delle tante problematiche affontate che non sempre sono riuscita a risolvere pienamente ma non certo per mancanza di volontà. Una cosa è certa: ho cercato, in ogni occasione, di tutelare e valorizzare il nostro paese soprattutto il nostro bellissimo patrimonio storico artistico e paesaggistico.

Mi scuso se non sono riuscita a fare ancora di più, avrei voluto spendermi sicuramente maggiormente per i nostri giovani! Abbiamo provato con tutte le nostre forze, con l'aiuto dei componenti della mia maggioranza e anche delle minoranze e dei cittadini tutti, a far crescere la nostra Comunità. Tanto è stato fatto ma tanto altro resta da fare.

Dal primo momento della mia elezione, nel maggio 2012, ho sempre detto che sarei stata il Sindaco di tutti e così ho provato a fare, cercando di seminare per il futuro, di allargare gli orizzonti, di avere un occhio di riguardo per le fasce più deboli, di tenere unita la Comunità, di salvaguardarla nei periodi più difficili come durante la pandemia e di traghettarla verso la modernità e l'apertura al mondo.

Non voglio esprimermi sul mio operato ma lascio valutare quanto fatto in questi anni a voi e spettano sempre a voi e al tempo le giuste considerazioni su ciò che è stato; a me rimane soltanto il piacere e l’onore di ringraziarvi tutte/i, senza distinzione alcuna, per avermi fatto crescere, per quanto ho imparato da questa esperienza istituzionale ed umana, e per avere affrontato insieme i momenti più duri che abbiamo vissuto".

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