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Monte San Savino, Bennati contro la cittadinanza onoraria a figli di stranieri nati in Italia

Polemiche politiche a Monte San Savino. Il consigliere di opposizione Gianni Bennati attacca la giunta Scarpellini sul tema razzismo e antirazzismo.   "Nel documento di programmazione, presentato al consiglio comunale del 27 settembre scorso...

Polemiche politiche a Monte San Savino. Il consigliere di opposizione Gianni Bennati attacca la giunta Scarpellini sul tema razzismo e antirazzismo.

"Nel documento di programmazione, presentato al consiglio comunale del 27 settembre scorso, la maggioranza ha approvato un provvedimento (con il voto contrario del nostro gruppo) che sicuramente cambierà le sorti del nostro comune, un provvedimento richiesto dalla stragrande maggioranza dei savinesi e che finalmente porrà fine ad ogni forma di discriminazione ed odio razziale e che si estenderà dalla nostra piccola realtà fino a tutto il territorio nazionale."

Il commento, sarcastico, si rifà a questo stralcio del dup:

"A pag. 62 è stata approvato quanto segue: “L’amministrazione comunale si impegnerà nel perseguimento di valori ed azioni di pace e uguaglianza, anche mediante la presa di posizione con atti simbolici, come la Concessione della Cittadinanza Onoraria ai figli di stranieri nati in Italia...”.

Questo il commento di Gianni Bennati:

Trovo quanto sopra, oltre che inutile, preoccupante e pericoloso. Premetto. Non sono razzista, non lo sono mai stato e non lo sarò in futuro, nessuno può mai aver sentito uscire dalla mia bocca frasi, anche soltanto velatamente, di natura razzista. I miei figli ne sono la prova, sono stati educati nel rispetto di tutti, con il principio che tutti siamo uguali, senza alcuna differenza di colore della pelle, di inclinazione sessuale, di ceto o censo, ho sempre insegnato che l’unica discriminante su cui devono giudicare le persone è fra capaci ed idioti, che appartengono ad ogni etnia, colore della pelle e religione. Ho sempre rispettato mio figlio Niccolò, e sono orgoglioso di lui, malgrado cresciuto e maturato con idee e pensiero politico lontano anni luce dal mio, ma felice che abbia le proprie idee ed il proprio pensiero, e sicuramente mai gli impedirò, se vorrà, di fidanzarsi con una ragazza richiedente asilo. Così come rispetterò ogni scelta ed idea di mio figlio Tommaso. Non sono razzista io, ma neppure Monte San Savino è un paese razzista. Non ricordo alcun fenomeno di razzismo, neppure minimo, accaduto nel nostro paese, l’integrazione non ha mai creato da noi problemi o fibrillazioni. La convivenza tra etnie e religioni diverse nel nostro comune è sempre stata pacifica. Così come non sono razzista non sono neppure antirazzista. Anzi penso che il miglior alleato del razzismo sia rappresentato dagli antirazzisti, spesso fanatici estremisti che devono imporre ad ogni costo le loro ragioni, alimentando così fenomeni opposti e contrari. Talvolta ritengo che sono più pericolosi gli antirazzisti organizzati che i razzisti. Proprio la scelta di conferire la Cittadinanza Onoraria ai figli di stranieri nati in Italia, rappresenta quella idea di fanatismo e protagonismo che sicuramente farà sorgere fenomeni opposti e contrari, di evidente razzismo, anche nel nostro paese. Ma non mi stupisco. Questo è il Comune che mette tre richiedenti asilo in posa davanti ad un obbiettivo fotografico con un pennello in mano, a far finta di verniciare i termosifoni delle scuole elementari, ritenendo che così si persegua l’integrazione. Questo è il Comune che spende soldi pubblici per organizzare convegni ed incontri sul tema antirazzista, alla presenza di soliti pochi convinti provenienti da Arezzo, certo di rappresentare il mondo antirazzista di Monte San Savino.

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