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Minori non accompagnati. Mattesini: "100mila euro destinati all'accoglienza usati per Back in Time"

Poco più di una decina. Tanti sono i minorenni non accompagnati giunti nel territorio aretino negli ultimi anni e che sono accuditi presso le strutture di accoglienza comunali. La maggior parte di essi arriva dall'est Europa, dall'Albania per lo...

Poco più di una decina. Tanti sono i minorenni non accompagnati giunti nel territorio aretino negli ultimi anni e che sono accuditi presso le strutture di accoglienza comunali. La maggior parte di essi arriva dall'est Europa, dall'Albania per lo più, e in Italia sono arrivati giovanissimi senza niente e nessuno.

Giovani e soli. Facili bersagli per criminali e sfruttatori. Nell'ultimo anno i dati riguardanti la scomparsa di giovanissimi migranti, a livello nazionale, sono cresciuti esponenzialmente. Il rischio è che appunto possano finire nelle mani e nei posti sbagliati costretti a prostituirsi o lavorare al nero in varie attività.

E' al fine di garantire i diritti dei minori non accompagnati e sottrarli dallo sfruttamento della criminalità organizzata che il Senato si sta confrontando sulla messa a punto di una legge che garantisca la massima tutela anche per questa fascia di popolazione. Tra i promotori c'è anche la senatrice aretina Donella Mattesini.

“Siamo i primi a proporre una norma di questo genere – spiega – Si tratta di una legge di civiltà che rafforza la legalità e garantisce i diritti dei più vulnerabili con il varo di un sistema nazionale di protezione e di accoglienza. In questi mesi si sono susseguiti gli allarmi sui minorenni stranieri che spariscono nel nostro paese e che spesso finiscono nelle reti criminali alimentando i disumani fenomeni della prostituzione minorile, del lavoro nero e del commercio degli organi. Organizzazioni come Save the children hanno ribadito l’importanza dell’approvazione di questa legge a cui stiamo lavorando e spero con un buon risultato nel più breve tempo possibile.”

Secondo i dati del ministero dell’Interno nel 2016 sono stati oltre 20mila i minori soli arrivati in Italia, circa settemila in più rispetto all’anno precede.

Nei mesi passati anche il Comune di Arezzo ha affrontato il tema riguardante l'accoglienza di migranti minorenni non accompagnati. Secondo i calcoli resi noti dall'assessore Lucia Tanti un anno fa esatto, sottolineava come i costi per sostenere l'accoglienza di under 18 fossero insostenibili.

Oltre mille euro al giorno. Questa la cifra stimata e che secondo l’assessore sarebbe eccessiva in proporzione alle carenze dello Stato: al Comune infatti verrebbe restituito il 50% della spesa ma solo quando ci sono le risorse a disposizione. "Lo Sprar è la risposta per abbattere i costi di accoglienza - spiega la senatrice - peccato che il Comune di Arezzo, che aveva il ruolo di coordinamento dello Sprar, ha preferito lasciarlo. Ma non solo. Quei 100mila euro destinati all'accoglienza di minori non accompagnati sono stati investiti in altre attività come i passati eventi estivi quali Back in Time. Io credo che il Comune di Arezzo abbia fatto un grande errore. E' necessario che corra ai ripari. Tagliare sui bambini, non solo immigrati, ricordo ad esempio la chiusura dell'asilo nido Il Cedro, vuol dire tagliare sul futuro".

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