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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Migranti. Sinistra Italiana Arezzo: "Basta fango su chi opera nel settore dell'accoglienza"

Di seguito la nota stampa di Sinistra Italiana Arezzo. La destra aretina ha perso il senso della realtà e il senso di umanità davanti al dramma dei profughi che scappano da guerre violenze e fame. La realtà ci dice che le migrazioni verso...

Di seguito la nota stampa di Sinistra Italiana Arezzo.

La destra aretina ha perso il senso della realtà e il senso di umanità davanti al dramma dei profughi che scappano da guerre violenze e fame.

La realtà ci dice che le migrazioni verso l’Europa non sono più un fenomeno emergenziale, ma strutturale, pertanto la politica deve trovare soluzioni per gestire stabilmente e al meglio questo fenomeno: la chiusura dei porti, dei confini o delle porte delle mura cittadine, nella speranza di fermare la migrazione, non è una soluzione, ma è solo chiudere gli occhi davanti alla realtà.

In Toscana i richiedenti asilo sono meno di quattordici mila, cioè lo 0,37% della popolazione che è di oltre 3 milioni e settecento mila abitanti al 2015. Inoltre, per rendere minimo l’impatto, il modello toscano di accoglienza capillare e diffusa fa sì che la media di richiedenti asilo per ogni centro sia di circa 14 unità (secondi i dati della Regione Toscana). Parlare di invasione è, quindi, mera propaganda volta a generare un clima di allarmismo che testimonia l’incapacità di saper formulare proposte per gestire quello che sarà il nostro prossimo futuro.

La propaganda del centrodestra diventa, poi, insopportabile quando è volta solo a gettare fango su chi cerca di rendere funzionante questo modello di accoglienza, sicuramente migliorabile, paragonando chi si rende disponibile ad operare per l’accoglienza dei profughi a chi agisce per “un business come un altro”.

Le associazioni che sono impegnate su questo fronte operano sempre senza scopo di lucro e percepiscono, giustamente, contributi pubblici perché operano nell’interesse della collettività e, se tutto quanto percepito non viene speso, è bene che venga re-investito per migliorare questo servizio che, di fatto, lo Stato ha appaltato al fine di garantire ai profughi anche assistenza linguistica e culturale, informazioni sulla normativa concernente l'immigrazione, i diritti e i doveri e la condizione dello straniero, assistenza sanitaria e sostegno socio-psicologico, verificando che tutto ciò venga puntualmente effettuato.

È poi insopportabile chiedere a chi fa accoglienza una percentuale da destinare alla sicurezza, giacché è un modo del tutto ingiustificato di introdurre la falsa equazione profughi=insicurezza.

Il punto è che, al di là dell’inutile propaganda “del rispediamoli a casa loro” e della girandola di fango gettato sulla Fraternità dei Laici, il centro destra aretino non è capace di esprimere alcuna sensata proposta su come gestire l’ineludibile problema dell’accoglienza e integrazione dei profughi, ma opera solo per distruggere quel poco che è stato costruito nell’interesse comune delle comunità locali e dei richiedenti asilo.

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