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Manutenzione stradale, Pionta e ospedale San Donato. Le interrogazioni in consiglio comunale

Questa mattina ha preso il via la nuova seduta dell'assise cittadina. Primo punto all'ordine del giorno le interrogazioni dei consiglieri

Si è svolta questa mattina la nuova seduta del consiglio comunale di Arezzo. Come previsto da ordine del giorno, la riunione dell’assise cittadina ha preso il via con le presentazioni delle interrogazioni da parte dei consiglieri comunali alla giunta.

La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Michele Menchetti sull’ordinanza di demolizione degli immobili al Pionta di proprietà della Asl. “A distanza di tre anni dal provvedimento, lo stesso non risulta ottemperato. Registriamo la messa in sicurezza degli immobili ma non le loro demolizioni. Da alcune dichiarazioni provenienti dall’azienda pare che cominceranno a giugno. È stato fatto pervenire un documento dove sta scritto espressamente? E cosa intende fare il Comune nel caso in cui non sia rispettato il termine?".

La vicesindaca Lucia Tanti ha ricordato che non esiste un documento formale ma anche all’amministrazione comunale, in un tavolo congiunto con la Asl, è stato indicato il mese di giugno come data.

Con una seconda interrogazione Michele Menchetti ha chiesto chiarimenti sulla lettera inviata dal sindaco ai consiglieri comunali sugli incarichi a Estra e Coingas. “Quanti consiglieri hanno risposto e in quali termini? Chiediamo sia fornita notizia nel caso in cui emergessero eventuali incarichi assunti. Personalmente, ho già ottemperato alla richiesta del sindaco e inviato la risposta agli uffici comunali e alla stampa, pubblicandola altresì nei canali online per rispetto del principio di massima trasparenza”.

Michele Menchetti ha chiesto se il Comune di Arezzo è impegnato nell’acquisto di un eco-compattatore, utilizzando allo scopo le risorse che il ministero della transazione ecologica ha spalmato tra il 2021 e il 2024. “Le richieste verranno esaudite secondo l’ordine cronologico di presentazione, Arezzo intende partecipare al relativo bando?".

L’assessore all’ambiente Marco Sacchetti: “abbiamo già partecipato al bando per il 2021 e ricevuto un contributo di 23.000 euro. È dunque in fase di acquisto un struttura ‘mangia-plastica’ da ubicare in un centro di raccolta. La partecipazione al bando 2021 ci impedisce di fare lo stesso quest’anno ma ripresenteremo la nostra candidatura nel 2023 in modo tale che entrambi i centri di raccolta presenti nel territorio siano dotati di questo macchinario”.

Ancora Michele Menchetti ha chiesto se siano state fatte tutte le rendicontazioni necessarie sulle multe da auto-velox, quanti importi abbiano generato e in quali progetti siano stati investiti.

Valentina Sileno ha chiesto chiarimenti sui lavori a palazzo Carbonati. “Vogliamo capire se l’importo dei lavori di ristrutturazione, 250.000 euro, verrà ricaricato sul bene in vendita e se più in generale l’amministrazione ha intenzione di ristrutturare gli immobili che poi alienerà”.

“Sono previsti – ha specificato l’assessore Alessandro Casi – interventi che garantiscano la manutenzione di alcuni immobili a seguito della quale procederemo a una nuova valutazione”.

Con una seconda interrogazione, Valentina Sileno ha invece chiesto chiarimenti sull’aumento tariffario dei servizi cimiteriali.

Donella Mattesini ha chiesto quali azioni intende mettere in atto il Comune per arginare il fenomeno del gioco d’azzardo, "una vera e propria patologia che a seguito del Covid si è aggravata. Migliaia le persone coinvolte, 150 quelle che sono in cura al Serd della Asl, 121 i milioni di euro che vanno in fumo ogni anno. Almeno secondo i dati del 2020. Quanti controlli sono stati effettuati nell’ultimo anno nei luoghi deputati all’esercizio di questo gioco, in particolare per verificare la presenza di minori?".

“Siamo da tempo parte di un gruppo di lavoro con la Asl che si occupa del problema – ha ricordato la vicesindaca Lucia Tanti – e vi abbiamo specificatamente dedicato un assistente sociale. Il progetto Giovani Protagonisti prevede molte azioni nella direzione auspicata, ne parlerà Federico Scapecchi, e torneremo nelle scuole, dopo due anni di sostanziale interdizione, per promuovere l’adeguata sensibilizzazione. Sui controlli nelle sale, posso dire che anch’esse sono rimaste prevalentemente chiuse ma mi riservo di chiedere i numeri precisi alla polizia municipale”.

L’assessore Federico Scapecchi ha precisato, in merito al progetto Giovani Protagonisti, che al centro di largo Primo Maggio “promuoviamo azioni di sostegno per famiglie e giovani e vi funzione un punto di ascolto, intercettazione del disagio a 360 gradi e segnalazione della criticità”.

Ancora Donella Mattesini ha ricordato che il tribunale di Arezzo, dopo lo sblocco degli sfratti, ha già dato corso a 93 sgomberi riguardanti vari tipi di abitazione. “Si tratta di sfratti per morosità, un fenomeno che rischia di aumentare. Quali azioni intende mettere in atto l’amministrazione comunale per arginarlo?".

“Dopo la sua istituzione – ha ricordato l’assessore Monica Manneschi – la Commissione territoriale per il contrasto al disagio abitativo si è riunita a inizio febbraio e la responsabile del tribunale ha dato in quella sede i dati aggiornati al 31 gennaio. Dei 93 procedimenti di sfratto riguardanti l’intera provincia, 34 sono ad Arezzo e comprendono anche immobili commerciali oltreché abitazioni private. E sottolineo “private”, non il patrimonio Erp. Come ulteriori strumenti a finalità sociale cito i bandi destinati alla morosità incolpevole e al contributo per gli affitti”. La vicesindaca Lucia Tanti ha ricordato che “disponiamo di un milione di euro a sostegno delle famiglie e questo perché già dal 2021 abbiamo considerato questa posta di bilancio come necessaria e da implementare. Il numero aretino citato dall’assessore Manneschi è comunque meno allarmante di quello di altri Comuni. Non solo più risorse ma anche più personale: il governo, prendendo atto della nostra virtuosità, ci ha riconosciuto la possibilità di assumere altri 5 assistenti sociali per cui fra pochi mesi avremo un assistente sociale ogni 5.200 abitanti. Non è solo un rapporto numerico ma una realtà professionalmente qualificata dedicata alle famiglie”.

Donato Caporali ha ricordato che a Battifolle esisteva una discarica in un terreno non ancora bonificato. “Numerosi bandi nazionali e regionali consentono la bonifica di discariche dismesse. Il Comune di Arezzo intende procedere in tale direzione?".

“Questo sito di cui è nota la presenza – ha specificato l’assessore Marco Sacchetti – da un punto di vista dei parametri ambientali produce fenomeni limitati ma non per questo non viene attenzionato. Nel momento in cui usciranno bandi specifici cercheremo di ottenere le risorse per realizzare il kepping della discarica”.

Ancora Donato Caporali ha chiesto quali intenzioni ha il Comune "per progettare il recupero e la conversione di aree industriali dismesse nella direzione delle energie rinnovabili. Il tavolo comunale sul Pnrr cos’ha individuato e quali misure ha in mente l’amministrazione comunale per affrontare il caro-bollette?".

“Il gruppo di lavoro accennato nell’interrogazione – ha replicato l’assessore Marco Sacchetti – è interdisciplinare e composto da soggetti interni all’amministrazione con varie competenze e da un esperto in bandi europei. Noi crediamo che debba intercettare anche bandi extra-Pnrr considerando l’arco temporale di quest’ultimo, non esattamente illimitato. I temi su cui stiamo lavorando sono: scuole e asili, strutture sanitarie, misure sociali, economia circolare, transizione ecologica. E lungo quest’ultima prospettiva abbiamo riflettuto sulle aree industriali dismesse. Così ho scritto all’assessore regionale Monni per illustrargli il nostro progetto sulla ex UnoAErre, un’area ampia di sei ettari da trasformare incentrandola su idrogeno e comunità energetiche”.

Donato Caporali ha poi chiesto quali obiettivi del piano di gestione destinato al complesso agricolo – forestale Alpe di Poti sono stati raggiunti nel corso delle due amministrazioni Ghinelli e l’assessore Marco Sacchetti ha replicato che mentre per il quesito specifico “sarà fornita risposta scritta, sottolino quali saranno gli obiettivi del piano gestionale di prossima stesura: ecologia, bio-diversità e prevenzione del rischio idrogeologico”.

Luciano Ralli ha riportato i dati sull’incremento del consumo di eroina e cocaina, “fenomeni in crescita non solo tra i giovani e giovanissimi ma che coinvolgono le generazioni dei quaranta-cinquantenni. Allarmi sul tema non sono nuovi, il Covid ha peggiorato la situazione. Non possiamo sottacere o restare inermi per cui chiediamo quali azioni ha intenzione di promuovere l’amministrazione comunale, se non ritiene che anche le associazioni sportive possano giocare un ruolo importante, che sia potenziato il coordinamento degli attori in gioco”.

“Invito innanzitutto il presidente della commissione consiliare competente – ha dichiarato la vicesindaca Lucia Tanti – a riconvocare l’organo alla presenza degli assessori e di altri soggetti come il provveditore per mettere a sistema, trasversalmente, ciò che già esiste e determinare con nuovi progetti una svolta ulteriore”. L’assessore Federico Scapecchi ha ricordato “di tenere ben presente il ruolo dello sport sulla prevenzione. Il 2022 vedrà la nascita della Consulta dei giovani e questi temi vi saranno affrontati con la dovuta priorità”.

Valentina Vaccari ha chiesto chiarimenti sullo skate-park “e più generale sui cosiddetti sport di strada ad Arezzo. L’habitat skate era un bel sito dove praticare l’attività sportiva e funzionava come luogo di socialità. Vi potevano essere esercitati anche basket o freestyle. L’area aveva necessità di opere di manutenzione e recupero, i lavori sono ultimati ma è ancora chiusa. Quando verrà restituito ai giovani questo spazio urbano?"

“L’area, intanto – ha ricordato l’assessore Federico Scapecchi – è in sicurezza. È stata altresì compresa nell’elenco dei 19 impianti sportivi che la Giunta ha individuato come da riqualificare e stiamo lavorando anche per aggiornare il regolamento di gestione degli impianti stessi perché intendiamo dare una cornice giuridica certa prima di pubblicare i bandi di concessione. Credo che inizialmente metteremo a bando l’area così com’è, anche per ‘dare riconoscimento’ ai lavori realizzati, dopo di che lavoreremo su un orizzonte più ampio con le realtà che hanno manifestato interesse a gestirla”.

Angiolo Agnolucci ha sollevato la questione del blocco operatorio dell’ospedale San Donato: “a breve, pare che inizieranno i lavori di rifacimento ma sembra che le sale verranno lasciate nella sede attuale. Gli operatori sanitari interessati non sono stati coinvolti nella scelta relativa alla suddetta ubicazione: dalla chirurgia all’ultima sala del blocco, per esempio, si devono così percorrere qualcosa come 200 metri, con criticità legate ovviamente agli aspetti medici ma anche alla privacy dei pazienti. Il rinnovamento del San Donato, dunque, non tiene conto delle reali necessità della struttura. Chiedi quali siano i tempi per il completamento della ristrutturazione del blocco operatorio, se esiste un progetto d’insieme che coinvolga l’intero nosocomio, se saranno previsti tra reparti e blocco percorsi brevi, in sicurezza e tutelando della privacy”.

Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti sull’iter del piano strutturale e del piano operativo. “Gli ordini hanno denunciato lo stallo che dura da mesi, lo stesso facciamo noi manifestando preoccupazione per la mancanza di regole certe che rallentano o sospendono l’attività edilizia. La vicenda sembra infinita. Quali risultati ha dato la conferenza paesaggistica del 23 febbraio e quando la pratica toccherà definitivamente il traguardo?".

L’assessore Francesca Lucherini: “come noto la Regione aveva proposto due varianti interne agli strumenti urbanistici riguardanti due temi: l’anello a nord e l’individuazione dei lotti liberi nel piano operativo. L’amministrazione ha proceduto a un’attenta valutazione dei rilievi avanzati, ribadendo comunque per l’anello a nord, di cui ci era stata chiesta l’eliminazione da una tavola grafica, e non dalla relazione illustrativa, che si tratta attualmente della previsione di un’opera strategica. Per i cosiddetti lotti liberi, particelle individuate nel piano operativo interne al perimetro urbanizzato, per i quali ci era stato chiesto lo stralcio, abbiamo ulteriormente confermato che non comporteranno nuovi volumi e l’aumento del carico urbanistico cittadino. A nostro giudizio, dunque, entrambe le previsioni possono trovare conferma e i piani restare immutati. A questo punto, previa delibera unanime di Giunta, abbiamo richiesto la convocazione di una nuova conferenza paesaggistica regionale. Non appena ci arriveranno i verbali del suo pronunciamento, pubblicheremo gli strumenti urbanistici nel Bollettino ufficiale della Regione Toscana. Vi resteranno 30 giorni durante i quali la Regione potrà promuovere altri rilievi e una conferenza paritetica di carattere politico con Provincia e Comune. Confido che ai primi di aprile i piani siano effettivamente in vigore”.

Andrea Gallorini ha chiesto chiarimenti sull’università dell’età libera Enzo Ficai, ricordandone la valenza didattica e culturale a 360 gradi. “L’università ha chiesto un impegno per individuare una sede più consona e accogliente. Questa istituzione va tutelata e dunque chiediamo se è intenzione dell’amministrazione comunale accogliere l’istanza da essa presentata”.

Giovanni Donati ha chiesto chiarimenti sull’acquisto di un’auto da parte del Comune, “un mezzo di rappresentanza per il sindaco del valore di 48.000 euro. Le amministrazioni oramai utilizzano altri mezzi come leasing e noleggi a lungo termine. Altre auto dell’amministrazione sono veramente obsolete e sono quelle che i dipendenti sono costretti a usare giornalmente. Con quali criteri di priorità si è scelta questa opzione senza privilegiare il rinnovamento del parco auto dei dipendenti, vecchie di 30 anni e prive dei requisiti minimi di sicurezza?".

Ancora Giovanni Donati ha sollevato la questione dello stato delle strade cittadine: “manutenzione inesistente, le alberature determinano rigonfiamenti dell’asfalto molto pericolosi specie per le due ruote, i lavori ai sottoservizi comportano ristagni e incremento delle criticità come buche e avvallamenti. Chiediamo a quanto ammontano le risorse per le asfaltature e per la riduzione dei rischi prodotti dalle piante e se è previsto un programma straordinario di interventi”.

“L’amministrazione comunale – ha replicato l’assessore Alessandro Casi – ha previsto opere di manutenzione straordinaria spalmate su tre anni e articolate per priorità, perché le strade sono veramente tante. Vediamo le previsioni per quest’anno: abbiamo 1.094.000 euro che ci portiamo dietro grazie agli impegni di bilancio del 2021 e 710.000 euro imputabili direttamente al 2022. Ancora per la manutenzione ordinaria e la sistemazione dei parcheggi abbiamo 250.000 euro, per lastricati, strade bianche e fossi 215.000 euro, 100.000 sono a disposizione per le urgenze eventualmente sopravvenenti. Sulle piante, bisogna programmare attentamente gli interventi perché agli abbattimenti deve seguire una nuova piantumazione”.

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