rotate-mobile
Politica

#MakeAmazonPay, l'adesione di Rifondazione Comunista

La campagna internazionale è promossa da dipendenti Amazon, attivisti per il clima e cittadini di tutto il mondo, che affrontano l’uomo più ricco del mondo e la multinazionale dietro di lui

Rifondazione Comunista sezione di Arezzo (Circolo “Alessandro Giusti”) aderisce alla campagna internazionale #MakeAmazonPay, promossa da dipendenti Amazon, attivisti per il clima e cittadini di tutto il mondo, che affrontano l’uomo più ricco del mondo e la multinazionale dietro di lui.

"Durante la pandemia Covid-19, Amazon è diventata una società da trilioni di dollari, con il Ceo Jeff Bezos diventato la prima persona nella storia ad accumulare 200 miliardi di dollari di ricchezza personale. Nel frattempo - spiega una nota di Rifondazione - i magazzinieri di Amazon hanno rischiato la vita per la pandemia, in quanto considerati lavoratori essenziali, e hanno affrontato minacce e intimidazioni se avessero provato a pretendere il loro diritto a un salario equo. Con l’espansione dell’impero di Amazon, anche la sua impronta di carbonio si espande. Ma invece di restituire una minima parte di ricchezza alle comunità di cittadini e cittadine che l’hanno fatta crescere, a titolo di parziale indennizzo, la compagnia di Bezos può contare su mille espedienti per non contribuire fiscalmente, purtroppo aiutata in ciò da leggi conniventi. Nel 2019 Amazon ha pagato solo l’1,2% di tasse negli Stati Uniti, dove la multinazionale ha la sua sede. La pandemia ha messo in luce il modo in cui Amazon pone i profitti al di sopra dei lavoratori, degli Stati e dell’intero pianeta. Amazon prende troppo e restituisce troppo poco. È il momento di Far Pagare Amazon. Alcune delle rivendicazioni della campagna internazionale, rivolta ad Amazon, che deve cambiare le sue politiche, e ai governi, che devono adeguare le loro leggi.

1. Migliorare le condizioni di lavoro, con: aumenti della paga per tutti i magazzinieri; tempi di pausa adeguati per garantire un lavoro sicuro; stop al regime di produttività e sorveglianza impiegato per spremere i lavoratori, sistema che viola i diritti e mette a repentaglio la loro sicurezza; congedo per malattia retribuito a tutti i lavoratori, in modo che nessuno debba scegliere tra salute o lavoro.

2. Fornire sicurezza sul lavoro a tutti: stop alle forme di lavoro occasionale e di lavoro autonomo fittizio; procedure dignitose e trasparenti attraverso le quali dare voce a preoccupazioni e critiche senza timore di punizione; reintegro dei lavoratori licenziati per aver parlato di questioni riguardanti la salute e la sicurezza.

3. Rispettare i diritti universali dei lavoratori: stop al divieto di attività sindacale, nel rispetto del diritto dei lavoratori di organizzarsi, e dei diritti dei sindacati di promuovere gli interessi dei lavoratori; cessazione di tutte le forme di spionaggio interno.

4. Operare in modo sostenibile, con impegno a zero emissioni entro il 2030.

5. Ripagare la società e gli stati, pagando le tasse per intero, nei paesi dove si svolge l’attività economica, ponendo fine all’abuso fiscale tramite trasferimento degli utili, scappatoie, uso di paradisi fiscali e fornendo la completa trasparenza sulle tasse; stop ai partenariati con le forze di polizia e le autorità di immigrazione che sono istituzionalmente razziste; stop a pratiche commerciali anticoncorrenziali che portano alla monopolizzazione; trasparenza sulla privacy e sull’uso dei dati dei consumatori; stop allo sviluppo e la vendita di dispositivi e software che ampliano le pratiche di sorveglianza di massa.

Il Partito della Rifondazione Comunista invita tutti ad aderire alla campagna sottoscrivendo nel sito “makeamazonpay.com” e ad interrompere gli acquisti su Amazon, ricominciando a rivolgersi ai negozi del commercio di vicinato per tutti i prodotti normalmente reperibili".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

#MakeAmazonPay, l'adesione di Rifondazione Comunista

ArezzoNotizie è in caricamento