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Giovedì, 18 Aprile 2024
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M5S: "Stazione Alta Velocità ad Arezzo, non sarebbe meglio spendere altrove le risorse?"

"Se ne parla ormai da anni - dice la nota del M5S - e i nostri dubbi restano gli stessi: utenza, sostenibilità ambientale, fattibilità. Ci sono le condizioni per procedere?"

"La proposta di una nuova stazione dell’alta velocità, da costruirsi in un punto ad oggi indefinito, è il nuovo fumogeno che i vari partiti e le amministrazioni locali, hanno lanciato nel calderone della politica aretina". Attacca così una nota del Movimento 5 Stelle Arezzo sul tema dell'Alta velocità e una stazione Tav nell'Aretino.

"Se ne parla ormai da anni - dice la nota del M5S - e i nostri dubbi restano gli stessi: utenza, sostenibilità ambientale, fattibilità. Ci sono le condizioni per procedere? O è solo pura propaganda? Sia nel nome che nell’opera si cerca un paragone forzato con la stazione dell’alta velocità Mediopadana a Reggio Emilia. Ma la storia è diversa. La Mediopadana si trova in un’area con insediamenti industriali e commerciali di grande importanza che noi non abbiamo, oltre ad essere vicina a Parma Fiere. Le stazioni Av, per sostenersi, hanno bisogno di circa due milioni di viaggiatori all’anno. La stazione Medioetruria sarebbe in grado di raggiungere questi numeri o diverrebbe la classica cattedrale nel deserto? Non siamo contrari a prescindere ma, viste le numerose uscite dei vari partiti sui media, ci teniamo a frenare gli entusiasmi e porci alcune domande. Non sarebbe più opportuno terminare le opere incompiute degli ultimi decenni prima di intraprendere questa strada? O ancora, non sarebbe preferibile migliorare i servizi già esistenti per i pendolari? E di tutto il reticolo dei collegamenti non se ne parla? Ovviamente anche se l’opera rimarrà solo nella carta è possibile che si metta in moto il grande carrozzone dello sperpero degli studi di fattibilità, delle progettazioni preliminari, delle consulenze esterne.  Non abbiamo imparato nulla dal passato?  Ci siamo già dimenticati dello sperpero di risorse pubbliche per l’interporto di Indicatore? Almeno 1 milione e trecentomila euro di fondi regionali, mirabolante nodo strategico di scambio intermodale, ridotto al rango di enorme 'piazzalone' asfaltato abbandonato al suo triste destino ed ancora in cerca di un qualche utilizzatore. E cosa dire della Due Mari che deve collegare Grosseto a Fano? Qualcuno vuole parlare delle condizioni della statale 71? Noi vediamo più utili altre opere quali ad esempio: il raddoppio delle arterie verso Casentino e Valdichiana per ridurre l’impatto del traffico pesante; una linea ferroviaria che colleghi Arezzo con la Valtiberina; il miglioramento della metropolitana Pratovecchio-Arezzo e Arezzo-Sinalunga che di fatto esiste già; il raddoppio del raccordo, di cui si sente parlare da decenni ormai ma senza affrontare con serietà l’argomento. Se dobbiamo pensare ad un potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria, come noi auspichiamo, questa deve essere in funzione dell’ammodernamento della linea “lenta” esistente che tenga conto delle esigenze dei pendolari ma capace di incentivare anche il turismo. Se le regioni Umbria e Toscana si mettessero d’accordo per connettere Perugia, Firenze, Pisa con una quindicina di treni al giorno sarebbero collegati 3 aeroporti, 1 stazione alta velocità, 3 università, 9 città, nessuna opera e nessuna stazione da costruire. Per questo crediamo che gli sforzi, sia economici che organizzativi,  debbano concentrarsi principalmente su questo aspetto".

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