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M5S: "Ghinelli blocca la vendita di cibo da asporto ignorando le attività commerciali aretine"

"Invitiamo il sindaco ad un colloquio costruttivo con tutti gli attori della scena politico-economica-sociale aretina"

E' sull'ordinanza sindacale che vieta la vendita da asporto di vivande e cibi pronti nelle giornate del 25 aprile, festa della liberazione, e del 1° maggio, festa del lavoro, che interviene il Movimento Cinque Stelle di Arezzo.

"Niente cibo da asporto nel comune di Arezzo nelle giornate del 25 aprile e del 1° maggio. Nessun confronto con le categorie: non è purtroppo cosa strana - sostengono i militanti del Mov. - La giunta ha una bassa considerazione delle opinioni altrui, delle opposizioni, non si fa portavoce delle associazioni, sceglie deliberatamente senza pensare ai danni che può provocare ad Arezzo e agli aretini. Maggiori occasioni di acquisto rappresentano sicuramente la possibilità di minori assembramenti. Inoltre vengono meno non soltanto i mancati guadagni di pizzerie, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, ma poteva essere un segnale di ripartenza, uno stimolo nel ritrovare la fiducia per andare avanti, anche se è chiaro che spesso in questa emergenza Covid-19 si è ignorato il lato umano. Il settore della ristorazione è uno dei primi ad essere stato chiuso e probabilmente sarà uno degli ultimi a ripartire completamente. Invitiamo nuovamente il sindaco ad un colloquio costruttivo, non solo coinvolgendo il Movimento 5 Stelle, ma anche tutti gli attori della scena politico-economica-sociale aretina. In un momento come questo i personalismi o, peggio, le imposizioni dall'alto non sono di aiuto a nessuno".

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