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M5S Civitella: "Fumo rosa dalle ciminiere della Chimet, vogliamo risposte"

E' sull'evento avvenuto qualche giorno fa a Badia al Pino che il gruppo consigliare M5S torna a battere. In quella circostanza infatti, da una delle ciminiere dello stabilimento Chimet, è fuoriuscito del fumo con una colorazione anomala. Un...

E' sull'evento avvenuto qualche giorno fa a Badia al Pino che il gruppo consigliare M5S torna a battere.

In quella circostanza infatti, da una delle ciminiere dello stabilimento Chimet, è fuoriuscito del fumo con una colorazione anomala. Un evento non certo passato inosservato e che ha immediatamente attirato l'attenzione dei residenti della zona e dell'amministrazione locale che ha immediatamente richiesto l'intervento dell'Arpat.

Successivamente è arrivata una nota stampa diffusa direttamente dalla Asl Toscana Sud Est e dall'Arpat riguardante appunto i risultati dei controlli effettuati in quella particolare circostanza.

"Come era già emerso dai primi contatti - si legge nella nota - si conferma che non vi sono elementi per l’adozione di provvedimenti di sanità pubblica". Di queste ore il comunicato stampa del Movimento Cinque Stelle Civitella in Valdichiana. A quasi quindici giorni dalla fuoriuscita di fumo dall'inquietante colore viola emessa dall'impianto Chimet di Badia al Pino, la popolazione sta attendendo che le istituzioni rompano il silenzio. Il M5S di Civitella in Val di Chiana si allinea con la richiesta del gruppo consiliare penta stellato di Arezzo che ha presentato l'interrogazione al sindaco Alessandro Ghinelli per conseguire al più presto dati certi sull'entità del rischio ambientale che l'anomala emissione potrebbe aver provocato. "La gente qui è impaurita - conferma il consigliere Andrea Barbagli, portavoce del M5S di Civitella in Val di Chiana - ma quello che sconcerta e crea sgomento è l' assenza di qualsiasi genere di comunicazione e di rassicurazioni da parte delle istituzioni. Sono trascorsi 15 giorni e non ci sono dati certi né sui rilievi della qualità dell'aria né dei terreni circostanti. Potrebbe essere fuoriuscito qualche elemento radioattivo: la cittadinanza rivendica il diritto di sapere. Mi auguro che il prima possibile il sindaco Menchetti non manchi di rinfrancare la popolazione con una buona notizia, documentando il mancato rischio che gli abitanti di Civitella potrebbero aver corso, altrimenti ci esponga con coraggio e trasparenza la reale gravità di un avvenuto danno ambientale. La salute delle persone e l' ambiente sono imprescindibilmente collegati tra loro, ad ogni modo prioritari sempre" conclude Barbagli, " dunque, meglio una cattiva verità che una bella bugia: la politica venga dopo!".

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