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M5S Anghiari su Ato: “Sembra impossibile finchè non li arrestano” 

Di seguito l'intervento dei portavoce Movimento Cinque Stelle Anghiari sulla vicenda degli arresti di Ato Toscana Sud. Come un gruppo di cittadini, grazie all’impegno ed allo studio, sta mettendo in crisi i poco chiari intrecci...

Di seguito l'intervento dei portavoce Movimento Cinque Stelle Anghiari sulla vicenda degli arresti di Ato Toscana Sud.

Come un gruppo di cittadini, grazie all’impegno ed allo studio, sta mettendo in crisi i poco chiari intrecci politico-economici Toscani sull’ “affare” rifiuti.

Era la primavera del 2015 quando il Movimento Cinque Stelle di Anghiari presentava in Consiglio Comunale, attraverso l’allora gruppo di opposizione Risveglio e Progresso, due mozioni sulla gestione dei rifiuti in Toscana, già elaborate sin dal 2014 dal gruppo interprovinciale di Grosseto, Siena ed Arezzo del M5S.

Nelle due mozioni si evidenziavano non solo le criticità del sistema cosiddetto integrato della gestione dei rifiuti nelle tre provincie Toscane, inefficace a livello economico ed ambientale, con il conseguente lievitare dei costi per i cittadini, ma si contestavano tutto il sistema A.T.O. e l’affidamento viziato ed irregolare dell’appalto “vinto” da S.E.I. Toscana, mettendo in luce i poco leciti legami politico-economici tra le due entità.

Le nostre mozioni non provocarono particolari terremoti ad Anghiari; il sindaco La Ferla ebbe a dire che lui (avvocato) aveva difficoltà a studiare e contestare il contratto stipulato con Sei Toscana. Cosa troppo complessa e rischiosa. In effetti lo studio legale (l’avvocato Valerio Menaldi nell’ambito di questa inchiesta è stato interdetto dalla pubblica professione) che lo portò da 30 a 90 pagine si fece pagare profumatamente (pare 87000 Euro), evidentemente anche per scoraggiare eventuali approfondimenti da parte dei rappresentanti dei comuni coinvolti, che in maggioranza avvallarono quell’accordo. Altri commentarono che i Grillini avevano la fissazione per i rifiuti, i problemi di Anghiari erano altri: come se la Tasi non fosse una tassa esosa per i cittadini.

Ieri su tutti i giornali è apparsa la notizia dell’arresto del Direttore Generale di SEI Toscana Andrea Corti, accusato di avere guadagnato illecitamente sul sistema rifiuti della nostra ATO e di turbativa d’asta; indagate (alcune interdette dai pubblici uffici) anche altre sei persone, tra cui spicca il nome di Fabrizio Vigni, noto amministratore e politico, all’epoca dei fatti presidente di Siena Ambiente e vicepresidente di SEI Toscana. Dietro il servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti all’interno della nostra ATO Sud si celano vergognosi interessi personali e di partito, come noi dicevamo, e anche questa vicenda “vanta” dei collegamenti con personaggi dell’altra, non ancora conclusa, di Banca Etruria. Una gara d’appalto cucita ad arte su chi doveva vincerla, un contratto che favorisce in diversi punti gli interessi privati e non salvaguarda l’interesse collettivo.

Ci dispiace che non tutte le testate giornalistiche abbiano ricordato che l’inchiesta era partita grazie ad un esposto alla Corte dei Conti presentato dal Movimento Cinque Stelle di Grosseto, sulla base del quale la Procura di Firenze aveva aperto un’inchiesta nella scorsa primavera. A nostro avviso infatti questa vicenda ha dimostrato anche come l’interessamento verso la cosa pubblica da parte del cittadino può portare a dei risultati importanti nella lotta al malaffare dilagante anche nella nostra regione. Detto in altre parole: se non ti occupi di loro, loro si occupano di noi !

Movimento Cinque Stelle Anghiari

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