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Politica Monte San Savino

Mal di pancia di centrodestra al Monte: "La lista di Bennati? Un M5S in salsa chianina"

La lunga nota a nome di un "gruppo di elettori di centrodestra" di Monte San Savino

Riceviamo e pubblichiamo il contributo inviato a nome di un "gruppo di elettori di centrodestra", a proposito della prossima tornata elettorale a Monte San Savino.

"Le elezioni regionali del 2020 - si legge - hanno sancito la vittoria del centrodestra e, sulla spinta di quel risultato, le segreterie provinciali dei partiti hanno inaugurato la stagione del decisionismo da scrivania. Senza consultare la base degli iscritti, si promuovono candidati civici a prescindere dalla storia politica e dalla provenienza. Il caso di Monte San Savino dove è stato designato l'avvocato Bennati a rappresentare il centrodestra alle prossime amministrative è sintomatico della crisi profonda in cui versa la politica del territorio, basti pensare che lo stesso candidato si era presentato alle precedenti consultazioni con una lista civica che faceva dell'antipolitica il suo cavallo di battaglia, una sorta di Movimento Cinque Stelle in salsa Chianina.

Una qualità però va riconosciuta all'avvocato Bennati ovvero l'amore profondo per le competizioni elettorali, il motto “l'importante è partecipare” lo descrive meglio di ogni programma politico essendosi candidato con quasi tutti i partiti dell'arco costituzionale. Le sorprese però non sono finite, lo stesso Bennati ancora siede in consiglio comunale con la medesima formazione che cinque anni fa negò la vittoria alla lista di centrodestra Rinascimonte capeggiata dalla professoressa Marcella Luzzi, la stessa che è subentrata nell'Ottobre del 2021 in Consiglio provinciale in sostituzione di un consigliere dimissionario di centrodestra assicurando così la continuità e il buon fine della consiliatura.

Questa volta, a Monte San Savino, le segreterie dei partiti hanno deciso di dare il benservito a chi per 10 anni ha difeso, anche nei momenti difficili, i valori del centrodestra, un centrodestra leale e costruttivo ben lontano dal populismo e dalla facile demagogia di liste civiche nate più per opportunismo che per civismo. In questa situazione gli elettori sono chiamati a scegliere tra un esponente della sinistra ed il Mastella di turno a meno che, sotto la spinta sempre più pressante dei cittadini, non si faccia avanti una qualche formazione politica espressione del territorio e di quei valori calpestati dai segretari di partito che si ricordano del Monte ogni 5 anni, alla scadenza del mandato elettorale".

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