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La vicesindaca: "Siamo primi in Toscana per le politiche dedicate ai giovani. Punto"

Lucia Tanti risponde di nuovo al Pd sul tema del disagio giovanile. E sulla baby gang: "Si dà forza a giustificazionismo collaborazionista"

Lucia Tanti non fa passi indietro rispetto alle accuse mosse dal Pd sul fronte del disagio giovanile. I dem, in una conferenza stamani, hanno riportato alcuni dati e numeri su abbandono scolastico e fenomeni di autolesionismo dei minori, in particolare a seguito della pandemia. Hanno parlato della riduzione del personale allo spazio famiglia e hanno chiesto risposte all'amministrazione.

Sul tema nei giorni scorsi si era levato anche un appello da parte dei ragazzi dell'associazione Futuro Aretino, del gruppo giovani di Azione e della Federazione degli studenti: "Servono servizi, spazi e occasioni per impegnare i giovani, servono nei luoghi dove c'è maggior disagio sociale, dove la povertà emargina le persone e le ghettizza".

La vicesindaca risponde con la classifica del Sole 24 Ore dei giorni scorsi, che mette in fila le province d'Italia per qualità della vita di bambini, giovani e anziani.

La risposta di Tanti al Pd

“Marziano, non ci sono altre parole per definire questo Pd aretino. Arezzo - dice Tanti - è seconda in Italia per le politiche dedicate all'infanzia e la prima in Toscana nella fascia fino a 35 anni. Punto. La baby gang fatta di ragazzotti, alcuni maggiorenni e altri vicini alla maggiore età, che hanno picchiato a sangue i coetanei e terrorizzato Arezzo sono stati definiti, da chi li ha assicurati alla giustizia, una vera e propria associazione a delinquere. Confondere i due piani dimostrata una totale inadeguatezza politica e culturale e dà forza a quella zona grigia di giustificazionismo collaborazionista che veramente fa accapponare la pelle. Se proprio si vuol continuare a dire altro sul tema, iniziate - dice rivolta al Pd - a pretendere che qualcuno chieda scusa. Il sistema penitenziario italiano è rieducante, chi lo nega costruisce solo scorciatoie. Quindi riassumendo: chi delinque paga la pena, il sistema carcerario è rieducativo di per sé, questi di cui si parla sono una gang, ma non sono baby, e oggi vi segnalo che comodamente da casa il capetto - maggiorenne - fa proseliti e proclami sui social. Complimenti a chi vi fa la sponda”.

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