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Elezioni, pandemia e quella lista civica con le persone della piazza. Menchetti si racconta

Il consigliere comunale del M5S Michele Menchetti presenta la sua prima creatura letteraria. Un diario-racconto degli ultimi 2 anni di vita tra impegno politico, pandemia e battaglie "no green pass"

Arezzo, il Covid, le elezioni, il “vestito” nuovo da candidato, le dirette, il green pass, la sospensione dal lavoro, i viaggi in Polonia dalle figlie e l’amore che tutto muove. E poi ancora la politica e quell’ultima frase che lascia ben poco spazio all’immaginazione: “a me piacerebbe che formassimo per le prossime comunali aretine una lista civica, costituita da persone della piazza”. C’è tutto questo - e molto di più - nel libro “In prima linea - Diario di un “complottista” sospeso, alla ricerca di equilibrio tra affetti, politica e lavoro” scritto dall'ex candidato sindaco di Arezzo per il M5S, Michele Menchetti. Il consigliere “no vax” che con l’innesco dell’emergenza sanitaria ha vissuto gli ultimi due anni della propria vita battagliando per difendere i propri valori e convinzioni con le unghie e con i denti.

La candidatura, le elezioni e la pandemia

Il racconto prende avvio dalla corsa elettorale alla poltrona di sindaco e termina alla vigilia dell’abrogazione dell’obbligo del super green pass per l’accesso ai luoghi pubblici. 24 mesi di accadimenti, incontri tra cui la sospensione dal lavoro a causa della scelta di non ricorrere all’utilizzo di tamponi né effettuare il vaccino anti Covid. “Io non sono un no vax - spiega - ho fatto molti vaccini nella mia vita. Questo però contro il Covid no, non ritengo sia giusto. Come non ho accettato il ricatto del green pass. Si è trattato di uno strumento di vera discriminazione che ha, a mio avviso e non solo, ghettizzato chi ha avuto il coraggio di dire no alla massa”.

Il diario-racconto

Come nasce l’idea del libro? “Fondamentale è stato l’incontro con Marina Atti e il suo compagno Fabio Milani. Lei scrittrice e lui medico sospeso per non aver aderito all’obbligo vaccinale. Ho avuto occasione di conoscerli e la loro energia è stata una scoperta preziosa. Marina è l’autrice di “Nuda e cruda”, un libro che mi ha fatto scattare qualcosa dentro dandomi la forza di mettermi io stesso a scrivere”. E come ha iniziato a documentare quello che stava vivendo? “Ho avviato a novembre 2021 e ho terminato lo scorso aprile - prosegue - ho voluto raccontare le esperienze in piazza col “No paura day”, gli incontri, gli approfondimenti e le tante, tantissime persone che ho avuto la possibilità di conoscere e comprendere meglio. Mi sono messo a scrivere, spesso anche fino alle 3 le 4 di notte. Non volevo dimenticare quello che mi stava accadendo e che stavo vivendo. Così l’ho messo nero su bianco in modo che un giorno, magari, leggendolo qualcuno saprà che cosa abbiamo fatto per difendere le nostre libertà”. A chi è dedicato e che messaggio intende lasciare? “Alle mie figlie, lo dedico a loro. Ogni mia battaglia è per loro nella speranza di lasciargli un mondo meno brutto di quello attuale. Quanto al messaggio credo che sia positivo alla fine. All’inizio di tutta questa situazione mi sentivo in un modo, adesso invece, sono certo di essere cresciuto e di dare l’importanza giusta alle cose e credo che questo si percepisca nel libro”.

Il Mov., i valori traditi e i progetti per il futuro

All’autobiografia e alla cronologia degli eventi Menchetti aggiunge anche considerazioni non tenere riguardanti il Mov., il governo giallorosso e l’avvento di Mario Draghi. “Rispetterò l’impegno preso per la consiliatura 2020-2025 col Movimento 5 Stelle - si legge - sono stato eletto prima di tutto questo periodo pandeminzale” porterò “a termine la consiliatura col M5S, per rispetto di quei 1750 voti circa che mi hanno permesso di entrare a palazzo Cavallo” dopo “le nostre strade (col Mov. ndr) si sarebbero forzatamente divise”. E poi ancora quella dichiarazione d’intenti per il futuro chiara e inequivocabile. “A me non interessano Roma o Firenze - scrive Menchetti - mi interessa solo Arezzo. Amo la politica, mi piace impegnarmi per essa, ma solo nella mia città… A me piacerebbe che formassimo per le prossime comunali una lista civica, costituita da persone della piazza… Chissà che questo progetto non diventi realtà, sarebbe davvero il raggiungimento di qualcosa di straordinario”.

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