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Ristori alle attività commerciali post Covid. L'opposizione attacca il Comune di Castelfranco Piandiscò

L'intervento pubblico della lista civica a cui appartengono i consiglieri Brunetti, Gagliardi e Morbidelli

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

I consiglieri della Lista Civica Castelfranco Piandiscò, Brunetti, Gagliardi, Morbidelli, intervengono pubblicamente in merito ai ristori post Covid previsti per le attività commerciali del territorio.

"Leggiamo stupiti con quale enfasi e quale vanto gli assessori delle passerelle di questa amministrazione annunciano un’elemosina di 5000 euro destinata al complesso delle attività del comune di Castelfranco Piandiscò in riparazione del periodo Covid19. Si, avete letto bene, lo stanziamento per rimborsi Tari e Tosap ad esercenti attività commerciali, ricreative, negozi, alberghi, bar ammonta a 5000 euro. Sapete, cittadini, la percentuale del 25% sembra un valore importante, ma il 25% calcolato su poco, risulta poco. Loro non sanno, anzi, non vogliono capire che Il Covid19 ha distrutto tante risorse. I segni di questo disastro per chi lavorava e a stento tirava avanti, “tartassato” è il caso di dirlo, da innumerevoli tasse, burocrazia e fiscalità varie e dalla concorrenza dei grandi gruppi economici e dalla globalizzazione, sui più fortunati saranno visibili per anni, sui meno fortunati, non si vedranno proprio perché chiuderanno o hanno già chiuso. Non è il caso di festeggiare cari assessori, in fondo distribuite elemosine coi soldi di tutti, anche di coloro che non li riceveranno perché già avevano difficoltà a pagare i debiti e voi li avete esclusi. In caso di morosità infatti, questi poveri diavoli, non avranno neppure diritto all’elemosina. E i cittadini cosiddetti “normali” cioè quelli che non hanno una attività tra quelle indicate, insomma le famiglie le inviate ai servizi sociali, alla caritas e altri enti vari togliendo loro la dignità? Vi pare un buon modo di amministrare questo? Non la facciamo lunga, voi state facendo da mesi pubblicità ufficiale e ufficiosa, palese o per il vostro ritorno politico personale, ma non avete avete neppure rinunciato ad una parte dello stipendio del Comune per i mesi del periodo Covi e questo nonostante le nostre sollecitazioni in consiglio cComunale. Anzi, vi siete perfino offesi della nostra richiesta e questo non è un buon segno per chi dovrebbe esercitare gratis questo compito".

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