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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Letta alla guida del Pd? Ceccarelli: "Una scelta che condivido"

"Mi piacerebbe che si lavorasse tutti insieme a quel congresso delle idee che aveva immaginato Nicola Zingaretti, per ridiscutere quello che dovrà essere il ruolo del nostro partito nel grande cambiamento che stiamo attraversando"

“Quella di Enrico Letta sarebbe una scelta che condivido. Credo che sarebbe un segretario autorevole, inclusivo e con l’esperienza e la qualità politica necessaria per governare il partito in un momento straordinariamente delicato per la nostra nazione."

Questa la dichiarazione di Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Regione Toscana ed esponente di spicco dei Dem in provincia di Arezzo in merito alle dimissioni di Nicola Zingaretti dalla guida del partito e alla ipotesi sempre più concreta che gli succeda nell'incarico il toscano Enrico Letta.

"Credo anche che Enrico Letta, oltre a incidere positivamente grazie alla sua esperienza nazionale e internazionale sull’azione del Governo,  saprebbe portare avanti con passione  e con competenza il percorso avviato positivamente in questi due anni da Nicola Zingaretti. Con l’obiettivo di dare attuazione a quel progetto di partito delle persone e vicino alle persone, cui avevo aderito convintamente. Abbiamo bisogno di proseguire l’azione che metta al centro i grandi temi della salute e del lavoro, oggi più che mai centrali, ma guardi anche convintamente ai grandi temi della giustizia sociale, della parità di genere, della riconversione ecologica e della tecnologia intesa come strumento per ridurre il divario tra le persone e i territori. Mi piacerebbe che si lavorasse tutti insieme a quel congresso delle idee che aveva immaginato Nicola Zingaretti, per ridiscutere quello che dovrà essere il ruolo del nostro partito nel grande cambiamento che stiamo attraversando, lasciandoci alle spalle la ricerca del vuoto unanimismo, per trovare una vera e solida unità di intenti  e di azione politica. E mi auguro che la Toscana sappia dare un contributo pari al consenso ricevuto dai cittadini,  nel percorso che deve partire dal basso, dall’ascolto della gente, per portare avanti il progetto avviato con la nascita del Pd, con l’obiettivo di costruire una prospettiva di governo progressista ed europeista in questo Paese”

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