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Lepri (M5S): “Comune sempre più povero, quale futuro?”

Continuano le reazioni politiche in seguito all'ultimo consiglio comunale che si è svolto lunedì mattina. Questa volta è il consigliere del Movimento Cinque Stelle Paolo Lepri che sottolinea i motivi che lo hanno portato a votare contro alle...

Continuano le reazioni politiche in seguito all'ultimo consiglio comunale che si è svolto lunedì mattina. Questa volta è il consigliere del Movimento Cinque Stelle Paolo Lepri che sottolinea i motivi che lo hanno portato a votare contro alle variazioni di bilancio portate in aula dall'assessore Merelli. Lepri punta il dito contro le dismissioni di immobili che, secondo il consigliere, impoveriscono l'ente.

Di seguito la dichiarazione integrale:

Durante lo scorso Consiglio Comunale, è stato approvato il programma triennale dei lavori pubblici 2015/2017 e conseguentemente anche le variazioni di bilancio per lo stesso periodo. Ci sono alcuni fattori che mi hanno portato a criticare e a votare contro queste variazioni di bilancio.

Se da un lato colgo positivamente lo sforzo e l’impegno dell’assessore Gamurrini, per migliorare la città di Arezzo, debbo anche constatare che la nuova rotatoria dell’incrocio di via Fiorentina (ex campo-scuola) costerà alla collettività circa 3,5 milioni di euro. Questo tanto per fare un esempio.

Un altro dato non di secondaria importanza è l’alienazione degli immobili che attuerà la giunta comunale, in linea con la vecchia amministrazione comunale. Tra le strutture che rientreranno nelle vendite triennali, rientra anche l’immobile ex banca d’Italia usato attualmente dagli uffici comunali dell’urbanistica, stimato a 3,5 milioni di euro.

Ritengo che la vendita di beni immobili, in un momento storico in cui si assiste al loro deprezzamento anno dopo anno, sia da ritenersi un’operazione di svendita. Ancor più quando, tra le vendite, si annovera appunto un palazzo storico come quello del palazzo ex banca d’Italia. Abbiamo la sensazione che stiano ripetendo, con le dovute differenze, quanto già fatto in passato, allorquando il Comune cedette la cappella Bacci.

Anziché valorizzare i nostri beni e la nostra storia, noi la svendiamo per far posto quasi certamente a un hotel di lusso o per pagarci l’investimento per una rotatoria.

È da fine anni Novanta che assisto all’impoverimento del Comune di Arezzo a causa della svendita del proprio patrimonio, da parte delle varie amministrazioni comunali. I sacrifici fatti dai nostri padri vengono dilapidati per progetti di breve termine.

Arriveremo presto ad avere un Comune senza più proprietà, a quel punto non elargirà più nessun servizio pubblico e non avrà più le possibilità di fare alcuna opera di manutenzione.

Spero che non si arrivi, come in alcuni Comuni è già accaduto, a pagare l’affitto per i propri uffici, oppure non si continui a pagare, come fino a pochi mesi fa, affitti di migliaia di euro al mese per un magazzino di appena 100 mq nella zona di Quarata (complimenti all’affittuario).

Ultima considerazione: nelle variazioni di bilancio sono stati diminuiti gli introiti previsionali, derivanti dalle contravvenzioni elevate dalla polizia municipale (oltre 100 mila euro). Alla mia domanda se questo calo è dovuto a una diminuzione di controlli o a una migliore educazione stradale degli aretini, mi é stato risposto che sono sempre meno le contravvenzioni elevate dalle telecamere fisse nella ZTL. Risposta che si commenta da sola.

Capisco che l’assessore al bilancio non sapesse bene le ragioni di questa diminuzione, forse non è di sua stretta competenza, ma non capisco perché l’assessore competente, sebbene sollecitato a rispondere, non abbia preso parola per dare una spiegazione al riguardo. Gli aretini dovrebbero sapere, visto che questa amministrazione faceva della sicurezza una delle sue priorità.

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