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Una legge e aiuti a chi presta assistenza a familiari non autosufficienti. Incontro a La Feltrinelli

Il 10 febbraio incontro promosso dalle Donne Democratiche

E' indirizzato al tema dei/delle "caregiver", donne che si occupano della cura di genitori, suoceri, fratelli e amici, l'incontro che è stato organizzato dalla Conferenza delle donne Pd di Arezzo lunedì 10 febbraio prossimo. L'appuntamento alle ore 17 è nei locali della libreria Feltrinelli in via Garibaldi ad Arezzo. Interverranno Gabriele Rossi, psicoterapeuta;  Antonio Pulera, psicologo clinico e psicogeriatra; Laura Occhini, psicologa clinica; Mario Felici, direttore UO Geriatria San Donato; Emanuele Ceccherini, direttore Uosd e rete nutrizionale clinica. Interverrà anche un rappresentante della Regione Emilia Romagna.

"Al candidato presidente della giunta regionale toscana – annuncia Donella Mattesini, coordinatrice delle donne Pd  - chiederemo di mettere nel suo programma elettorale una legge per i caregiver. E al candidato di centro sinistra a sindaco di Arezzo di inserire nel suo la sperimentazione di servizi e attività quali punti unici di informazione e orientamento ai servizi del territorio; sostegno psicologico; ore di sostituzione da parte di persone formate per avere un minimo di tempo libero retribuite con vaucher finanziate dal Comune o attraverso forme di welfare aziendale".

E’ stato stimato che il caregiver svolge mediamente 7 ore di assistenza diretta ed 11 ore di sorveglianza, per l’intera malattia ed a volte, in  caso di disabilità congenita, anche per tutta la vita del disabile. Si tratta in prevalenza di donne di età tra i 35 ed i 55/65 anni, che spesso sono costrette ad abbandonare il lavoro in mancanza di una rete adeguata di servizi sociali e socio-sanitari territoriali. Le persone che si trovano in questa situazione per necessità o per scelta affettiva, si assumono l’impegno di assistere un familiare, dovendo provvedere, generalmente senza una preparazione specifica, sia ai bisogni primari  pratici, come l’alimentazione e l’igiene personale, sia alla somministrazione delle cure di carattere  socioassistenziale, di risposta al bisogno affettivo, relazionale e di sicurezza dell’assistito.

Il caregiver – ricorda Alessandra Nocciolini, delegata aretina nella conferenza nazionale delle donne Pd - mantiene per conto dell’assistito i rapporti con gli operatori dei servizi, segue le pratiche amministrative, diventa insomma il supporto fondamentale per le funzioni vitali dell’assistito. E’ una figura fortemente  esposta a stress e isolamento, e non è raro che presenti sintomi depressivi.  Specifici studi americani raccontano che ha tra l’8% ed il 17% in meno di aspettativa di vita. Quella dei caregiver è una rete silenziosa ed invisibileL’ISTAT calcola che in Italia rappresenta il 17,4% della popolazione, di questi il 14% (pari a 7,3 milioni di persone) lo fa per i propri familiari. Parliamo di oltre 7 miliardi di ore di assistenza all’anno".

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