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Nisini e Casucci in visita al San Donato: "Mancano primari e serve manutenzione urgente"

La senatrice ed il Consigliere regionale della Lega hanno visitato la struttura del capoluogo aretino e incontrato il corpo sanitario

Dopo aver letto le numerose uscite stampa sulle preoccupanti condizioni della sanità aretina, la senatrice Tiziana Nisini, Lega Nord per Salvini premier, ha voluto vederci chiaro. Insieme al consigliere regionale Marco Casucci, nella giornata di lunedì si sono recati infatti al San Donato di Arezzo per un sopralluogo e per un confronto con la dirigenza e il corpo sanitario.  La visita ha dato l’opportunità di un confronto con il direttore di presidio, dott.Gialli, oltre che con i medici e i coordinatori infermieristici di alcuni dei reparti “orfani” di un primario. Tra questi la chirurgia generale sotto la guida del direttore dott. De Prizio, la neurologia guidata dal dott. Linoli, l’oncologia affidata alla dott.ssa Magnanini e la Ginecologia diretta pro tempore dal dott. Sommella.

“Dal confronto sono emersi dati parzialmente univoci. Organici completi, ma sotto scacco di molti contratti a termine e del precariato, sia tra le equipe mediche che tra quelle infermieristiche. Sostituzioni talvolta rese complesse dalla carenza di figure specializzate in alcuni settori. Un’assenza di primari che impone un impegno spesso senza sosta ai direttori nominati per sopperire e mandare avanti i reparti. Ma non solo” spiegano Nisini e Casucci. 

“Il San Donato è per buona parte una struttura ormai datata, che necessita di interventi di manutenzione straordinaria ormai non più procrastinabili. Bagni a disposizione dell’utenza ormai da tempo non a norma, coperture e pavimentazioni spesso rovinate e rattoppate “alla buona” –denunciano la senatrice Nisini ed il consigliere Casucci- Ma, come ben sappiamo dalle recenti cronache, non si tratta solo di una questione di “stile”. All’ospedale mancano medici primari. Non si tratta solo di una figura apicale che fa da cornice ad un reparto, ma di una figura assolutamente necessaria per garantire il massimo della qualità dell’assistenza sanitaria ai degenti. Una figura che è insieme di clinica e organizzazione. L’assenza dei primari testimonia l’enorme difficoltà ad avere un'adeguata programmazione sanitaria da parte della Regione - Il Presidente Rossi, primo responsabile di questa condizione, prima di impartire lezioni sul punto di congelamento dell’acqua dovrebbe imparare che questa, quando piove dal cielo sui tetti sconquassati del San Donato, finisce fin dentro alle sale operatorie. La Regione dovrebbe intervenire con fondi straordinari a sostegno di un ospedale, quello di Arezzo, che nonostante tutti gli sforzi fatti per distruggerlo, è ancora centro di tante eccellenze –proseguono i due esponenti della Lega- Eccellenze costruite con l’entusiasmo, la passione e l’impegno quotidiano dei medici, degli infermieri e degli altri operatori che, insieme, riescono nonostante tutto ad assicurare un servizio di alta qualità al nostro territorio. La spudoratezza della retorica politica di sinistra che si è vanagloriosamente vantata per anni della presunta superiorità del nostro ospedale deve invece fare i conti con la realtà. Un presidio che ormai perde sempre più pezzi. È ora di dire basta a chi sta distruggendo la sanità toscana”.

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