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"Lavori socialmente utili per i profughi? Arezzo dica no". FdI attacca l'assessore Magi

"Lavori socialmente utili per i clandestini finti profughi? Come gruppo consiliare esprimiamo il netto dissenso di Fratelli d’Italia AN Alleanza per Arezzo contro la possibile adesione del nostro Comune all’improponibile normativa regionale, nata...

"Lavori socialmente utili per i clandestini finti profughi? Come gruppo consiliare esprimiamo il netto dissenso di Fratelli d’Italia AN Alleanza per Arezzo contro la possibile adesione del nostro Comune all’improponibile normativa regionale, nata dal PD e rapidamente deliberata dalla Giunta del governatore Rossi, alla vigilia delle scorse elezioni".

A parlare sono i consiglieri Macrì e Carlettini, che dicono: "Questa normativa offre ai clandestini richiedenti asilo, i finti profughi presenti nei centri di accoglienza-hotel 4 stelle, l'’impiego in attività utili socialmente, sovvenzionate a spese della Regione Toscana, a copertura dei costi assicurativi contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi. Costi che, però, ricadono anche sui Comuni aderenti a questa contestabilissima iniziativa, messa in atto demagogicamente senza neanche un sufficiente appannaggio di soldi ma voluta per dare un'’ulteriore legittimazione al traffico di essere umani chiamato immigrazione. Reputiamo una manifestazione di buona fede la sensibilità espressa in un’'interrogazione presentata nell’'ultima seduta del Consiglio Comunale da un collega, che dai banchi della maggioranza di centrodestra ha chiesto all’'assessore Barbara Magi, esperta di governance prefettizia in materia di gestione del fenomeno migratorio, se c'’è intenzione nella Giunta di coinvolgere il Comune in questo programma per noi di FdI-Alleanza per Arezzo inaccettabile. Alla luce del sommo stupore con cui abbiamo appresso dell’'avvenuta presenza anche di Arezzo al tavolo di coordinamento predisposto dalla Regione, come gruppo di maggioranza giudichiamo la partecipazione dell'’assessore Magi incoerente con il patto e il programma elettorale che sono i pilastri del centrodestra eletto alla guida di Arezzo".

Fa loro eco il portavoce provinciale di Fdi Federico Dini: "Arezzo resti fuori da qualunque tavolo regionale incaricato di studiare e verificare le condizioni di applicabilità della normativa suddetta. Sconosciuti senza generalità impiegati in strutture associative, sportive, adibite a verde pubblico, ricreative, parchi, strade, danno garanzia di sicurezza? Arezzo resti fuori perché quel tavolo regionale è targato Pd. Che sta per: Partito Demagogico".

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