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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Città ancora al buio, Scelgo Arezzo: “La Giunta solleciti il concessionario a riaccendere i lampioni"

Continuano le segnalazioni, soprattutto riferite alla mattina, quando i lampioni dovrebbero essere accesi prima dell'alba, ma sono ancora spenti

Ancora segnalazioni per zone della città al buio dopo il tramonto, ma soprattutto la mattina prima dell'alba quando in molti si recano al lavoro. La giunta in una riunione straordinaria ha decido di annullare la decisione presa volta al risparmio energetico. Troppi problemi riscontrati dai cittadini per mancanza di sicurezza, nelle strade, ma anche nel momento di apertura delle fabbriche ad esempio. La retromarcia innestata dalla giunta però non ha ancora prodotto effetti. Sono passati alcuni giorni, ma la riaccensione dei lampioni non è stata immediata. Rispondendo al Corriere di Arezzo l'assessore Marco Sacchetti ha spiegato che ci vuole tempo perché, in sostanza, ogni quadro che comanda l'illuminazione pubblica deve essere reimpostato visto che scatta secondo un orologio crepuscolare che accende i lampioni al calar del sole e la mattina prima dell'alba.

Mentre i consiglieri comunali chiedono spiegazioni sui contenuti del bando di assegnazione partito nel 2020 per 13 anni ad una cifra sui 25 milioni di euro, anche Scelgo Arezzo dai banchi dell'opposizione torna sulla questione:

“Leggiamo con un po’ di stupore le dichiarazioni dell’assessore Sacchetti in merito ai ritardi che si stanno verificando nel ripristino dell’illuminazione pubblica. Non solo la scelta si è rivelata sbagliata, pericolosa e ha prodotto numerosi disservizi e un profondo senso di insicurezza, ma appare ancora più incredibile la lentezza con la quale torneremo alla normalità. L’assessore ci dice che non sa il giorno preciso con il quale la città sarà nuovamente illuminata nel tardo pomeriggio e di prima mattina. Il nostro gruppo ritiene che in base allo schema di convenzione con il concessionario che gestisce il servizio i tempi debbano essere certi e che la Giunta non si possa nascondere dietro problemi tecnici. Infine un’ultima considerazione. Ci domandiamo dove sono quei gruppi consiliari di maggioranza che avevano depositato atti d’indirizzo che chiedevano di aumentare l’illuminazione e, di conseguenza, la sicurezza. Stranamente, come sempre, sono silenti e barattano il tema della sicurezza con la ragion di stato”.

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