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Lampioni spenti contro il caro bollette. Pd: "Chi risparmia in questa scelta?"

Sono i consiglieri comunali Donati e Caneschi a porre la questione direttamente alla giunta comunale di Arezzo

“Per chi è il risparmio? Per il Comune o per la ditta che ha la gestione dell’illuminazione pubblica?”. A porre le questioni sono Giovanni Donati e Alessandro Caneschi, consiglieri comunali del Pd che, in seguito alle misure previste per il contenimento dei consumi di energia, chiedono chiarimenti alla giunta di Arezzo.

“L’amministrazione - si legge in una nota dei due consiglieri - ha deciso di mettere in atto azioni finalizzate al risparmio energetico anche mediante la riduzione dell’illuminazione pubblica, con il posticipo dell’orario di accensione e l’anticipo dell’orario di spegnimento degli impianti per complessive due ore al giorno. Siamo d’accordo che anche il Comune, come stanno facendo tutti i cittadini, cerchi di risparmiare sui consumi energetici, ma è palese che detta riduzione sta comportando diverse problematiche che molti cittadini ci hanno segnalato. Nello specifico si registrano notevoli disagi dovuti alla difficoltà di percorrenza delle strade, degli attraversamenti pedonali, dei marciapiedi, dei vialetti, delle piste ciclabili, dei parchi cittadini, che, dalle 16:30 alle 17:30 e la mattina dalle 06:30 alle 07:30, restano completamente al buio. Dette difficoltà sono riscontrate da tutti i cittadini che si devono muovere in quegli orari per lavoro, per studio, per motivi di salute o semplicemente per fare la spesa. Le correzioni che il Comune ha annunciato oggi non risolvono assolutamente il problema, non andando a modificare minimamente l’orario della mattina; si registrano già incidenti di persone che con il buio cadono nelle buche delle strade e dei marciapiedi; il Comune, con queste scelte, si assume grandi responsabilità, di carattere amministrativo/economico per eventuali e legittime richieste di risarcimento danni, oltre che moralmente inaccettabili.

Nel consiglio comunale di giovedì 24 novembre abbiamo proposto di prevedere lo spegnimento degli impianti un paio di ore durante la notte, in alternativa alle misure adottate dalla giunta, con la consapevolezza che i disagi sarebbero maggiormente ridotti. Aggiungiamo a quella proposta anche di valutare, dove sia possibile, l’accensione dei lampioni alternati, in modo tale, comunque, da garantire una sufficiente illuminazione. Ma la vera domanda che facciamo al sindaco e all’Assessore Sacchetti è questa: visto che il Comune ha affidato nel 2019 il servizio di gestione della pubblica illuminazione ad una ditta e che la gara prevedeva, oltre alla manutenzione ordinaria degli impianti di illuminazione pubblica e semaforica, alla progettazione, all'esecuzione ed il finanziamento dei lavori di riqualificazione energetica e adeguamento normativo e tecnologico degli impianti di illuminazione, anche la fornitura dell’energia elettrica con onere a carico del concessionario del pagamento di tutti i costi connessi alla società elettrica di distribuzione, per chi è il risparmio tanto sbandierato, per il Comune o per la ditta? Attendiamo fiduciosi che si faccia un po' di “luce” su questo argomento”.

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