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La lista civica Prima Montevarchi risponde a Ricci

Missiva pubblica della lista civica Prima Montevarchi che sostiene la candidatura di Silvia Chiassai a sindaco nei confronti del candidato del centro sinistra Paolo Ricci: Quando la sinistra “di potere” - quella che ha raccolto l’eredità del...

Missiva pubblica della lista civica Prima Montevarchi che sostiene la candidatura di Silvia Chiassai a sindaco nei confronti del candidato del centro sinistra Paolo Ricci:

Quando la sinistra “di potere” - quella che ha raccolto l’eredità del consociativismo del debito pubblico maturato negli anni nei quali i socialisti facevano il pendolo magico per assicurarsi posti al sole, sia a Roma che a livello locale, quella che governa con Verdini, la stessa che sa solo proporre ai lavoratori di prendere prestiti dalle banche per andare in pensione – sente franare il piedistallo del potere reagisce in maniera scomposta, demonizzando la maggioranza degli italiani che non li vota.

E il candidato Ricci che, evidentemente, aveva già dato per conclusa la partita elettorale dopo averla sfangata per 7 voti alle primarie contro il sindaco uscente (con il quale, lo si ricordi, i suoi messi, dopo 5 anni di opposizione hanno firmato in sua vece un documento che ne riconosceva il buon operato con il proposito di valorizzarlo) con una stucchevole serie di camarille di palazzo, non ha mancato l’occasione per distinguersi.

Lui, lo comprendiamo fin troppo bene alla luce delle evidenze degli ultimi 22 anni, preferisce ossequiare gli inviati del potere toscano che, evidentemente, ha numeri alla mano tutt’altro che tranquillizzanti circa la conservazione dello status quo.

D’altronde chi è abituato agli appannaggi di decine di migliaia di euro per stare al timone di spa come la Valdarno Sviluppo, mal si adatta a calarsi nei problemi dei comuni cittadini che per farsi una TAC o una risonanza debbono frugarsi in tasca ed andare altrove per curarsi. Meglio una foto patinata con personaggi celebri.

In quelli Ricci si limita a scrivere che abbatterà gli oneri di urbanizzazione del 50% (salvo non specificare come) dopo che da consigliere comunale e membro della commissione assetto del territorio, con gli altri socialisti, ha votato per il loro aumento a dismisura.

Ma una poltrona val bene questo ed altro. Poi poco importa se le spa che hanno elargito le decine di migliaia di euro vengono messe in liquidazione, se il piano regolatore e gli oneri di urbanizzazione, più alti il triplo che altrove, bloccano la città, se bisogna rinunciare a curarsi perché un esame fatto in tempi utili da evitare la Sugherella costa ad un operaio la metà del suo salario.

Quisquiglie, tanto ci pensa il moloch regionale a provare a darla a bere alla gente con i comunicati del “domani faremo” … Ma che la gente abbia aperto gli occhi e questo faccia agitare qualcuno nelle stanze dei bottoni?
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