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"Ho restituito la tessera Pd. Fatta fuori perché moderata e fidanzata con un uomo di centrodestra"

Intervista all'ex sindaca di Laterina Pergine Simona Neri: "La segreteria comunale non mi ha voluto per poi candidare un mio ex assessore, ma quale discontinuità? Pago il nuovo corso Schlein del partito. Stop politica, adesso mi dedico alla mia professione di ingegnere"

"La mia disponibilità a ricandidarmi l'avevo data, ma sono stata fatta fuori. Mi sono trovata di fronte una fortissima opposizione da parte degli iscritti del Pd locale di Laterina Pergine. E il segretario provinciale Ruscelli ha lasciato la gestione della candidatura in mano loro. Sul mio nome hanno fatto muro".

Simona Neri, ex sindaca di Laterina Pergine Valdarno, esce allo scoperto e il giorno dopo il verdetto delle urne, con la storica vittoria del centrodestra guidato da Jacopo Tassini, parla senza filtri. "La strategia era chiara - dice Neri - c'era voglia di approfittare del nuovo corso Schlein, che ha portato il Partito Democratico verso sinistra. Altro che discontinuità rispetto alle amministrazioni precedenti. Il problema ero io, che sono troppo moderata. Voglio dire, è stato scelto come candidato sindaco Michele Gragnoli che è stato mio vice sindaco a Pergine con delega ai lavori pubblici e alla manutenzione e poi assessore con le stesse deleghe a Laterina Pergine, dopo la fusione. Si parla di discontinuità e hanno candidato una persona che ha gestito l'80 per cento del bilancio comunale degli ultimi 10 anni. Semplicemente, vuol dire che mi volevano togliere di mezzo. E chiudere con una parte più civica e moderata. D'altronde in lista è stata candidata Rossella Lattanzi che di me ne ha dette di tutti i colori".

Neri sostiene che se fosse stata lei la candidata, la coalizione sarebbe stata più ampia e magari avrebbe compreso i donatiani di Patto Civico, che hanno invece supportato Tassini. "Certo che avrei aperto a Patto Civico, ma anche ad Azione e ad Italia Viva. La mia sarebbe stata una lista di centrosinistra, ma molto aperta. Il partito ha deciso di stare da solo con la sinistra-sinistra", aggiunge Neri.

Che prosegue: "Io non ho il pedigree richiesto per questo nuovo corso del Pd. E poi li sento i commenti: che sono troppo renziana, che sono fidanzata con un uomo di centrodestra (l'ex parlamentare Stefano Mugnai, nda), che non si sa se sono di sinistra o se sono diventata di destra. Ma scherziamo? Io sono una donna di sinistra e lo resto, anche se moderata". E quindi basta politica? "Io la tessera del Pd l'ho restituita ai primi di aprile, quando il partito mi ha rifiutato il sostegno alla candidatura. Ho così capito di non essere più la benvenuta. Nessuno mi ha ricercato e deduco che nessuno mi vuole più lì dentro".

E sui problemi post fusione? "I problemi ci sono stati - prosegue l'ex sindaca - ma vogliamo parlare di Ponte Catolfi? L'abbiamo fatto in due anni, in altre parti d'Italia per fare un'opera del genere ci vogliono dieci anni. Quella dei problemi post fusione è una scusa. Durante l'ultima amministrazione abbiamo fatto quello che potevamo. E non è stato poco. Abbiamo ottenuto un sacco di finanziamenti".

E adesso? Approderà verso nuovi lidi politici? "No, no. Domani compirò 40 anni e per me si aprirà una nuova fase della vita. Staccherò la spina, chiudo un ciclo al servizio della pubblica amministrazione. Ora mi dedicherò al mio lavoro, sono ingegnere civile, libera professionista. Metto la politica in pausa e mi impegnerò nella società attraverso le associazioni", conclude Neri.

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