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Conte a Cortona: "Lasciare il Governo? Decisione sarà collettiva. Non sono filo Putin, quante calunnie"

Sulla guerra l'ex premier oggi capo del M5S ha detto: "Condanno senza se e senza ma l'aggressione di Putin. Sui giornali avete visto la rappresentazione di Conte filo putiniano, queste sono delle infamie. Io non ho mai messo in discussione la concezione europeista e filo atlantica dell'Italia"

Era uno degli ospiti più attesi alla tre giorni di Area Dem a Cortona, ieri - nel corso della serata inaugurale della manifestazione - è arrivato in Valdichiana Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 Stelle. E' stato protagonista di una conversazione con i vertici di Liberi e Uguali, Roberto Speranza, e del Partito Democratico, Enrico Letta. Conte ha affrontato numerosi temi, a partire dalla complicata permanenza nel Governo Draghi dei pentastellati. Ha parlato inoltre del conflitto in Ucraina.

Area Dem a Cortona con Letta, Conte e Speranza

Permanenza in bilico nel Governo

"Ormai è cosa nota - ha detto Conte - lunedì ci incontreremo con il presidente Draghi. Abbiamo manifestato un disagio politico, ci sono vari passaggi politici che si sono accumulati e che per noi sono stati molto sofferti. Sarà un incontro importante. Al di là delle dichiarazioni rese da Draghi in conferenza stampa sul M5S nel governo, dichiarazioni che sono molto importanti, bisognerà anche essere conseguenti".

La separazione con Di Maio

Conte ha inoltre parlato della scissione operata da Di Maio, secondo lui non può essere stata "realizzata nel giro di poche ore, sicuramente c'era già un'agenda personale fuori dalla linea politica del Movimento". Inoltre ha aggiunto: "La decisione di lasciare il governo la prenderemo insieme, da noi anche il singolo iscritto ha deciso se dare vita a questo governo. Deciderà anche se lo dobbiamo lasciare".

Il destino del centrosinistra

"Più che campo largo, vorrei un campo progressista. Il cartello elettorale non mi interessa, mi interessa un progetto politico che preveda un'articolazione di impegni. Per questo occorre grande coesione e che tutti siano votati a perseguire obiettivi comuni. La coesione per me è più importante della larghezza", ha detto Conte a proposito dell'alleanza di centrosinistra a livello nazionale.

"Io filo-Putin? Sono infamie"

"Il M5S - ha poi detto Conte, come riporta ad Adnkronos - è nato in una prospettiva che non comprende il riarmo e che la composizione dei conflitti si ottiene attraverso la guerra. Davanti a uno scenario così drammatico come è la guerra, il M5S e io in prima persona, abbiamo condannato senza se e senza ma l'aggressione di Putin. Sui giornali avete visto la rappresentazione di Conte filo putiniano, queste sono delle infamie. Io non ho mai messo in discussione la concezione europeista e filo atlantica dell'Italia, dando fin dal primo momento sostegno all'Ucraina e a tutte le misure che sono state decise in tal senso e, decisione molto sofferta, anche gli aiuti militari. Nessuno si deve permettere, usando strumentalmente le sue funzioni ministeriali, di darmi dell'anti atlantico o di dirmi che attento alla sicurezza nazionale. Quello sì che è un atteggiamento irresponsabile". E ha aggiunto: "Io ho sempre detto e dico che l'Italia nel quadro di un'alleanza europea e euro atlantica, deve cercare di orientare e dare una svolta per un negoziato di pace. Lo dico perché sono convinto che sia nell'interesse dell'Italia e dei nostri alleati. Lo dico perché sono convinto che una vittoria militare sulla Russia non sia a portata di mano, che sia un'illusione, una chimera. Invece, molto più a portata di mano, è far ottenere una vittoria politica all'Ucraina, vittoria politica che significa negoziato di pace, ovviamente con condizioni di equità, sostenibilità, durata e stabilità".

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