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Indicatore al centro della scena politica aretina: pace, disarmo e diritti in nome di Gianni Vasca

L’evento sarà dedicato all’aretino Gianni Vasca, militante generoso e instancabile, morto prematuramente

Le nuove comunità e la rivolta imprevedibile: questo il titolo dell’evento in programma venerdì prossimo, 14 aprile, al Centro di Aggregazione Sociale di Indicatore. L’iniziativa è promossa da un importante numero di associazioni della nostra città: Arci Arezzo, Associazione Pepe Mujica, CAS di Indicatore con la collaborazione di Linea d’Ombra ODV, Centro Onda d’Urto, Casentino Antifascista, Arci servizio Civile, A.C.L.I Arezzo, Oxfam Italia, Circolo Baobab, A.N.P.I., Collettivae APS, Chimera Arcobaleno, Associazione Tahomà.

L’evento inizierà alle ore 18 con un incontro con Filippo Kalomenidis, figlio e nipote di profughi, ha origini sarde, greche, georgiane e turche. Scrittore, militante politico, docente di scrittura. Con Filippo gli organizzatori e la cittadinanza discuteranno delle catene da spezzare, dello schiavismo e di un mondo diverso e più giusto che è possibile e necessario.

A seguire, a partire dalle ore 20, è in programma una cena libano-palestinese a cura di Chef Shady e Emad Shuman.

La serata terminerà con il concerto dei Kabila; il gruppo Italo/libanese/palestinese è in attività dal 2008 ed ha al suo attivo produzioni di album e tour in Italia e all'estero. I Kabìla hanno all'attivo quattro album: “La città degli alberi”, “Oltre noi” , “Yallah!” e “Life”. Oltre ai tour internazionali in Libano, nel 2012 e nel 2016, e in Grecia, nel 2014 e 2015, i Kabìla hanno suonato nei principali festival italiani e la loro musica è una perfetta sintesi tra impegno socio-politico-interculturale e sonorità etno rock progressive.

Tutto il ricavato della cena sarà donato all’Associazione Linea D’Ombra* di Trieste che si prende cura dei migranti che transitano dalla rotta balcanica.

Linea d’Ombra è un’organizzazione di volontariato nata a Trieste nel 2019. Il suo fine è raccogliere fondi per sostenere le popolazioni migranti lungo la rotta balcanica e ovunque potrà esserci bisogno. Opera prestando cure mediche e indumenti puliti a chi passa in transito per la città di Trieste, inoltre i volontari compiono circa un viaggio al mese in Bosnia per portare aiuti concreti ai migranti e agli attivisti presenti in loco.

Linea d’Ombra vive di donazioni volontarie e non riceve nessun finanziamento pubblico, per mantenersi indipendente.

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