Incontri ad Arezzo, visite guidate in Italia: il circolo Pd Leopoldo presenta il suo programma
”E’ il primo circolo cultura promosso dal Partito Democratico. La motivazione? La centralità della cultura in una strategia politica e amministrativa che abbia respiro, che sappia guardare alle potenzialità dell’oggi ma, soprattutto, costruire le...
”E’ il primo circolo cultura promosso dal Partito Democratico. La motivazione? La centralità della cultura in una strategia politica e amministrativa che abbia respiro, che sappia guardare alle potenzialità dell’oggi ma, soprattutto, costruire le condizioni per un domani diverso”. Pasquale Giuseppe Macrì è il Segretario del circolo cultura Leopoldo II, il cui programma di lavoro verrà discusso nel corso della riunione degli iscritti, in programma per le ore 12 di sabato 12 dicembre nei locali del Pd in piazza sant’Agostino ad Arezzo.
Le prime attività, la cui programmazione si è avvalsa di professionalità quali quelle di Fabio Migliorati e della Feltrinelli Point di Arezzo, sono state già definite.
Il programma va dalle visite guidate a monumenti, mostre, spettacoli in città italiane, agli eventi di approfondimento su temi d'attualità, attraverso la figura di alcuni tra i maggiori intellettuali del momento. Si apre con la Via Pierfrancescana, che condurrà iscritti e ospiti all'arte di Piero della Francesca (nei seicento anni dalla sua nascita) in città dove si trovano le sue opere; si procede con le Lezioni di Gusto nelle capitali dell'arte (Roma e a Napoli tra cultura, cibo, teatro).
Il programma di attività prevede anche un incontro al mese, fino a giugno, presso la Casa delle Culture o la nuova sede Feltrinelli Point ad Arezzo, per incontrare la filosofia di Giulio Giorello o di Umberto Galimberti, la passione di Ermete Realacci, la dedizione di Gino Strada o di Emmanuele Emanuele, la competenza di Francesco Sabatini, Agostina Cabiddu, Michela Marzano, Tommaso Cerno, Piercamillo Davigo, e altri protagonisti della cultura italiana.
“Puntiamo molto sugli appuntamenti ad Arezzo – commenta Macrì. Nella convinzione che la cultura sia un fattore determinante anche dello sviluppo economico e sociale. Per questo organizziamo riflessioni aperte sui temi della giustizia, dell'economia globale, del linguaggio del Duemila, del mecenatismo, della solidarietà, del paesaggio”.
La stessa scelta del nome del circolo, Leopoldo II, conferma la volontà di valorizzare le radici culturali della terra di Toscana in una prospettiva internazionale. “Leopoldo granduca di Toscana fu un esempio di apertura alle idee progressiste dell'Illuminismo e antesignano cultore di innovazione. Avviò un progetto costituzionale ispirato ai principi del giurisdizionalismo, attraverso l'abolizione della pena di morte e della tortura, del diritto di lesa maestà, della confisca dei beni. Ne scaturì il nuovo "codice penale" del 1786: la Riforma Leopoldina che permise alla Toscana di rappresentare l'atto di un primato mondiale, secondo i principi ideati da Cesare Beccaria”.