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Consiglio comunale. Ghinelli: "Attacchi privi di fondamento. Non ci toglierete di mezzo così"

Sarà un caldo consiglio comunale, il primo dopo lo scoppio della seconda inchiesta che tocca il Comune di Arezzo, quella sulla presidenza della Multiservizi

L'ordine del giorno prevede atti amministrativi da mettere al voto dopo la presentazione da parte degli assessori di competenza, ma sarà lo spazio precedente delle interrogazioni quello che attirerà la maggiore attenzione, quello durante il quale si scatenerà il dibattito politico relativo all'inchiesta Multiservizi. 

LA DIRETTA VIDEO DALL'AULA

Le interrogazioni provenienti dai consiglieri comunali dell'opposizione sono pronte, molte delle quali dirette al sindaco Ghinelli, finito nell'inchiesta non come indagato, ma perché registrato nel 2016 dall'ex presidente di OraGhinelli Sergio Staderini (la lista civica del sindaco stesso) e vertice di Coingas Sergio Staderini, mentre parlava con Bardelli e Roggi del mancato aiuto per il consigliere comuale.

Ghinelli è invece sotto indagine nell'inchiesta Coingas, proprio come lo stesso Staderini, come l'assessore al bilancio Merelli, come altre comparse.

I coordinatori regionali della Lega Daniele Belotti e di Forza Italia Stefano Mugnai intanto si sono parlati a Roma, ci sono pochi scranni di distanza tra loro alla Camera dei Deputati. Si sono scambiati le rispettive opinioni sulla gestione della crisi politica del centrodestra ad Arezzo, ma non trapela nulla se e quale possa essere la linea dei due partiti rivolta ai rappresentanti verdi e azzurri sul territorio, agli eletti. E non è dato nemmeno sapere se Belotti e Mugnai la pensino allo stesso modo.

Non resta che osservare le mosse in consiglio comunale, se ci saranno dichiarazioni ufficiali del primo cittadino in risposta alle interrogazioni, come si comporteranno i consiglieri comunali di maggioranza in caso di votazioni. Perché qualche mal di pancia c'è, ci sono visioni diverse sulle conseguenze politiche delle due inchieste e alle porte c'è una campagna elettorale da affrontare. 

Il racconto in diretta da Palazzo Cavallo

H.14.38 I banchi della maggioranza sono tutti al completo. Scenario simili dall'altra parte dell'aula dove tra le fila dell'opposizione la partecipazione è decisamente nutrita. Assenti: Paolo Lepri (passato ora al gruppo misto), Massimo Ricci (M5S), Matteo Bracciali (Pd), Alessandro Casi (Lega), Marco Casucci (Lega) e Claudia Maurizi (Pd).

H 14.42 Il segretario comunale procede all'appello. 27 consiglieri presenti, la seduta è valida. 

H.14.43 Prima interrogazione. Donato Caporali (Pd) affronta la questione del palazzetto dello sport di San Lorentino. A lui risponde il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini. 

H. 14.50 Seconda interrogazione. Donato Caporali (Pd) che affronta i problemi di asfaltatura della strada provinciale della ex Catona. A lui risponde il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini. 

H. 14.54 Terza interrogazione. Barbara Bennati (Pd) affronta la questione riguardante la carta famiglia. A lei risponde l'assessore Lucia Tanti che annuncia di rispondere al quesito della consigliera in forma scritta.

H. 14.57 Quarta interrogazione. Andrea Modeo (Pd) affronta la questione riguardante lo spettacolo andato in scena lo scorso 9 gennaio "Bibbiano, il gender è tra noi" di Diego Fusaro. A lui risponde l'assessore Tiziana Nisini il cui assessorato si è occupato dell'organizzazione dello spettacolo.

H. 15.06 Entra in aula il consigliere della Lega Marco Casucci.

H. 15.07 Quinta interrogazione. Alessandro Caneschi (Pd) affronta la questione dle progetto riguardante la rotatoria e l'impianto urbanistico previsto in via Fiorentina. Risponde il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini che annuncia la risposta per scritto.

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Le interrogazioni sulle inchieste giudiziarie

H. 15.10 Sesta interrogazione. Luciano Ralli (Pd) affronta la questione delle inchieste giudiziarie Coingas e lo scandalo corruzione legato a Multiservizi. “la giornata di oggi è una delle pagine più tristi nella storia cittadina degli ultimi anni. Circa 10 giorni fa siamo venuti conoscenza che buona parte dell’amministrazione comunale è sottoposta a indagini. C’è stata una proroga delle stesse per le consulenze di Coingas, se ne sono aperte di nuove su una vicenda che riguarda la Multiservizi. Non possiamo minimizzare e nessuno provi a dire che quanto emerso è una chiacchierata tra quattro amici al bar. I protagonisti dei dialoghi riportati dalla stampa erano il sindaco, l’allora presidente in carica di Coingas, il futuro presidente di Arezzo Casa, indicati tutti dal sindaco, e uno dei maggiori esponenti politici del centrodestra: il consigliere portavoce della maggioranza in Consiglio Comunale. Il luogo del dialogo pare essere stato l’ufficio del sindaco, a 10 metri da quest’aula. Il fatto parrebbe, il condizionale è d’obbligo: soldi in cambio di nomine istituzionali. L’altro elemento che viene riportato è, come noto, il seguente: la registrazione di uno dei partecipanti alla riunione all’insaputa degli altri tre. Nessuna fiducia reciproca. Poi, sempre la stessa persona conserva il file per tre anni: la sfiducia continua nel tempo. Fuori di questo palazzo gli aretini affrontano sulla propria pelle i problemi quotidiani. La città è ferma, non lo dice l’opposizione ma lo ha dichiarato il vescovo. Mentre una parte della politica e delle istituzioni cerca faticosamente di ristabilire credibilità e fiducia, qui abbiamo un gruppo di persone che mette in atto comportamenti devianti. Nel merito penale lo deciderà la magistratura ma nel tono e nel linguaggio politico lo sono sicuramente. Basta leggere la trascrizione delle registrazioni. La destra aretina non perde i vecchi vizi che fecero cadere l’amministrazione Lucherini. E anche qui non lo dico io ma lo storico leader Maurizio Bianconi. Da questi esponenti della destra aretina è bene prendere le distanze, il sindaco avrebbe dovuto comportarsi diversamente: non lo scrive l’opposizione ma i due maggiori dirigenti locali di Forza Italia. La stagione di questa amministrazione oggettivamente è finita e le dimissioni sarebbero d’obbligo ma nel frattempo è arrivata la sua scadenza naturale. Vorremmo allora una campagna elettorale in cui confrontarci sui progetti per la città dei prossimi 10 anni. Probabilmente su visioni differenti, ma questo dovrebbe essere. A oggi, però, dobbiamo chiedere al sindaco due cose. La prima riguarda le risposte politiche, perché la politica deve fare pulizia senza aspettare le sentenze, per rassicurare gli aretini sulla trasparenza dell’amministrazione e sul corretto utilizzo dei soldi pubblici. La seconda: se il sindaco non è in grado di togliere dal tavolo del confronto politico le ombre inquietanti che lo avvolgono, ne tragga le conseguenze: si dimetta o non si ricandidi”.

H. 15.18. Settima interrogazione. Francesco Romizi (Arezzo in Comune): "Nel luglio scorso è emersa l’inchiesta giudiziaria relativa alla vicenda delle consulenze Coingas che ha visto indagati per peculato e abuso di abuso d’ufficio vari amministratori del Comune di Arezzo e della società Coingas. Dallo sviluppo di questa inchiesta si è aperto adesso un altro filone di indagine giudiziaria con sospetto reato di corruzione legato alla nomina del presidente della società Multiservizi. Rilevato che da quanto emerge dalle registrazioni di colloqui rilevate nel computer di uno degli indagati in merito alla nomina del presidente della società Multiservizi, emerge, aldilà del sospetto reato di corruzione che dovrà essere accertato dalla magistratura, un quadro “di bassa politica” come commentato dalla stampa locale, una cornice di squallore nel gestire la cosa pubblica che coinvolge massimi esponenti della amministrazione cittadina e rappresentanti delle società partecipate, con nomine fatte per fare un favore a qualcuno. Come commentato da editorialisti locali “non sappiamo a quali conseguenze porterà l’inchiesta giudiziaria… ma in ogni caso resterà un brutta pagina nella vita di questa città. E dispiace ancora che, a distanza di quindici anni da Variantopoli, si stia ancora a parlare di inchieste, di perquisizioni, dell’uso di cariche pubbliche non finalizzate al servizio della comunità ma legate a interessi personali”. Ricordiamo che all’epoca di Variantopoli l’attuale sindaco era esponente spicco della giunta che finì travolta dagli scandali, senza accorgersi di quello che succedeva. Rilevato inoltre che risultano indagati, ad oggi, per reati di vario tipo, oltre a esponenti della giunta comunale, i vertici di varie aziende partecipate indicati dal Sindaco, come Coingas (ex presidente e quello attuale), il presidente di Estra, di Multiservizi e di Arezzo Casa. Si interroga il sindaco per sapere quali sono i criteri che ha seguito nelle nomine dei rappresentanti del comune nelle aziende partecipate, che non appaiono certo in linea con lo spirito adottato nella amministrazione precedente e coerenti con la delibera n. 96/2015 del consiglio comunale. Se non ritiene opportuno alla luce di queste vicende, che evidenziano quantomeno proprie pesanti responsabilità politiche, rassegnare le proprie dimissioni per consentire il ripristino di un quadro di trasparenza, correttezza amministrativa e fiducia nella gestione della cosa pubblica".

H. 15.23. Ottava interrogazione. Alessandro Caneschi (Pd): "nell'ultima settimana tutti i cittadini di Arezzo sono venuti a conoscenza di una nuova indagine che coinvolge i vertici di due aziende partecipate del comune di Arezzo: l'amministratore unico di Arezzo Multiservizi Luca Amendola e il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi; dalle intercettazioni, riportate dagli organi di stampa, emergono dialoghi inquientanti tra i suddetti soggetti, lei signor sindaco e altri esponenti di spicco della sua maggioranza; ricordato che lei ha provveduto alla nomina nell'anno 2016 di Luca Amendola ad amministratore unico di Arezzo Multiservizi e poi provveduto alla sua conferma, nello stesso ruolo nel maggio 2019; lei tramite l'assessore Nisini in rappresentanza del comune di Arezzo ha indicato nell'assemblea dei soci di Arezzo Casa dell'agosto 2019, il signor Lorenzo Roggi come membro del consiglio di amministrazione in quota al comune di Arezzo e poi lo ha proposto come presidente di Arezzo Casa chiedo al sindaco quali furono i criteri da lei utilizzati per la nomina di Luca Amendola ad amministratore unico di Arezzo Multiservizi, quali furono i criteri da lei utilizzato per l'indicazione del signor Lorenzo Roggi a membro e poi presidente di Arezzo Casa e se oggi, alla luce delle intercettazioni riportate dalla stampa, rifarebbe queste scelte o se ritiene doveroso chiedere ad entrambi di dimettersi".

H. 15.27. Nona interrogazione. Andrea Modeo (Pd): "si apprende dagli organi di stampa che il presidente di Arezzo Multiservizi Luca Amendola, in seguito alle rivelazioni uscite a mezzo stampa circa presunti colloqui registrati tra lei, l'ex presidente di Coingas Staderini, il consigliere comunale Bardelli, il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi, che ad oggi non si hanno notizie in riferimento ad altre dimissioni da parte di Roggi, chiede se sono state protocollate le dimissioni del presidente di Arezzo Multiservizi Luca Amendola, se non ritiene, alla luce delle vicende giudiziarie riportate dai quotidiani locali che sia opportuno chiedere analogo comportamento da parte del presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi".

La replica del sindaco alle interrogazioni

"Leggerò una dichiarazione concordata con i legali che mi assistono da quando è scoppiato lo scandalo Coingas. 
Abbiamo liberato Arezzo dall'immobilismo e dato la voglia e il coraggio di guardare al futuro. La vergognosa strumentalizzazione politica di questa vicenda è sotto gli occhi di tutti. Mi conoscete, sono una persona trasparente che le cose non le manda a dire. Dedito al bene di Arezzo. Abbiamo risollevato il nostro territorio da una profonda crisi non solo economica ma culturale. Le inchieste che riguardano Lorenzo Roggi, Roberto Bardelli e Luca Amendola non mi toccano affatto. Ma la strumentalizzazione politica che è stata fatta di questa vicenda mi obbliga a dare delle spiegazioni. Partiamo dalla nomina di del presidente di Multiservizi. Luca Amendola è stato un nome che mi venne riportato da Forza Italia come un professionista con doti idonee a ricoprire tale ruolo. Queste nomine sono sempre condivise con i vertici dei partiti di maggioranza come consuetudine vuole. Roberto Bardelli nell'agosto del 2016 è venuto nel mio ufficio e mi ha messo a conoscenza di un suo problema ed ho cercato di comprendere anche se, devo dire, che ben poco ho compreso di quello che è accaduto. E' vero gli diedi udienza, cercai di capire ma ben poco riuscì a comprendere. Vedere una persona in difficoltà mi porta ancora oggi a cercare di capire la sua situazione. Chi si rivolge a me sa perfettamente che, nella maggior parte delle volte, ben poco potrò fare per quello che riguarda situazioni personali. Amendola è stato eletto da me e non dal consigliere Bardelli. Chiedo all'opposizione di guardare ai fatti e non alle chiacchiere. Le parole non costituiscono un colpo del reato e allora non perdete questo principio cardine della civiltà moderna. Oggi tocca al sottoscritto rispondere in questa sede non di fatti ma di chiacchiere ma domani potrebbe toccare a voi. State barbaramente strumentalizzando stralci di registrazioni e intercettazioni solo per fini di carattere politico e di campagna elettorale. Detto questo non ci toglierete di mezzo in questo modo perché non è giusto per noi e per nemmeno per voi". 

Le ultime due interogazioni e l'opposizione lascia l'aula

H. 15.50 Undicesima interrogazione. Andrea Modeo (Pd) "chiedo al sindaco in quale distributore di benzina vengano fatti i rifornimenti delle automobili appartenenti alle società partecipate".

H. 16. Dodicesima interrogazione. Francesco Romizi (Arezzo in Comune) "Nel luglio scorso è emersa l’inchiesta giudiziaria relativa alla vicenda delle consulenze Coingas che ha visto indagati per peculato e abuso di abuso d’ufficio vari amministratori del Comune di Arezzo e della società Coingas. Rilevato che In una nota alla stampa il Sindaco ha dichiarato: "In relazione alle indagini in corso da parte della Procura sulla “vicenda Coingas (…) nella trasparenza e rispetto del ruolo che ha sempre ispirato la mia condotta, tengo a comunicare che questo pomeriggio i miei legali mi hanno informato di aver ricevuto da parte del gip l'avviso di richiesta di proroga del termine delle indagini, prima ed unica comunicazione ricevuta da parte dell'Autorità Giudiziaria dal luglio scorso. Della qual cosa intendo doverosamente mettere a conoscenza i cittadini“ si interroga il sindaco per sapere che tipo di comunicazione ha ricevuto? Si tratta di un avviso di garanzia?".

Luciano Ralli ha poi lamentato, al momento della delibera di Alberto Merelli sulla comunicazione dei prelevamenti dal fondo di riserva, come “adesso siamo costretti ad ascoltare l'assessore al bilancio senza che ci abbia mai chiarito la sua situazione. E dopo che è stato assente per due mesi durante Consigli Comunali in cui sono state discusse pratiche finanziarie. E mancava anche il dirigente del servizio. Non siamo nelle condizioni di serenità tali da restare in aula. Per questo l'opposizione abbandona i lavori consiliari”.

H. 16.16. L'opposizione come segno di protesta nei confronti della giunta Ghinelli lascia l'aula. 

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