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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il direttore della Gruccia dispone riduzione di attività: Mugnai all'attacco, la Asl risponde

"Si richiama e si dispone una importante riduzione dell’attività specialistica programmata di area medica e chirurgica a favore di una maggiore disponibilità di ppll (posti letto, ndr) per i ricoveri urgenti. Nel caso il provvedimento non...

"Si richiama e si dispone una importante riduzione dell’attività specialistica programmata di area medica e chirurgica a favore di una maggiore disponibilità di ppll (posti letto, ndr) per i ricoveri urgenti. Nel caso il provvedimento non risultasse sufficiente, l’attività programmata verrà completamente bloccata". Firmato: il direttore dell’ospedale del Valdarno Santa Maria alla Gruccia Massimo Gialli.

MUGNAI-STEFANO Stefano Mugnai - Forza Italia

E’ questo il dispositivo, con validità immediata e fino a revoca, della circolare datata allo scorso venerdì 26 febbraio e fatta arrivare ai reparti di Chirurgia Urologia Ginecologia, Ostetricia, Ortopedia, Cardiologia e finita nelle mani del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Capogruppo Forza Italia e Coordinatore regionale del partito in Toscana).

E’ lui che diffonde il documento sul quale afferma: "E’ uno dei primi frutti avvelenati, del tutto previsti, della riforma della sanità toscana voluta da Rossi. Purtroppo non rimarrà l’unico. Alla Gruccia lo scenario di prospettiva è grave, perché se adesso si è ridotta la specialistica programmata, ciò che ci si riserva poi per il dopo è il blocco di tutta l’attività programmatica. Ciò implica anche il blocco delle chirurgie oncologiche, per dirne una. Chi ha in programma già fissato un intervento in caso di stop all’attività programmata dovrà attendere nuova convocazione. Questo è gravissimo. La sanità toscana è diventata una coperta troppo corta, e non copre i bisogni dei cittadini. Inutile tirarne i lembi ora di qua, ora di là: si va verso il progressivo collasso del sistema, con blocchi successivi di una o l’altra attività per tamponare le smagliature che via via lo lacerano".

Questa volta si tratta, nello specifico, di contenere il «disagio da maggior richiesta di posti letto per il ricovero», come recita l’oggetto della circolare.

La quale argomenta: "Nel corso degli ultimi giorni il Pronto soccorso e l’Obi (osservazione breve, ndr), soprattutto in alcune fasce orarie, hanno riscontrato un picco di afflusso che ha comportato un aumentato fabbisogno di posti letto per ricoveri, soprattutto in area medica, con conseguenti notevoli disagi nella gestione dei pazienti. Si rende, pertanto, indispensabile aumentare la disponibilità di posti letto a disposizione dei pazienti evitando loro il disagio del ricovero in altre strutture dell’Azienda. Si raccomanda – si legge ancora nella circolare – di evitare appoggi, soprattutto in orario notturno quando non sono possibili accordi con i sanitari interessati". Quindi, il dispositivo sulla riduzione e sul possibile eventuale blocco della specialistica programmata, con la puntualizzazione per cui «la Direzione Medica di Presidio provvederà a monitorare l’andamento della situazione, sia attraverso le procedure informatizzate, sia con verifiche dirette, in pronto soccorso e nei reparti».

Entro breve è arrivata la risposta della Asl Toscana Sud

In relazione alla nota stampa di questo pomeriggio del consigliere regionale Stefano Mugnai, senza minimamente entrare nelle considerazioni di natura politica, ma solo per evitare possibili allarmismi, la Asl sottolinea che:

“Alla Gruccia non si è proceduto ad alcun taglio di posti letto. La Gruccia non ha subito modifiche organizzative o limitazioni per effetto della nascita dell’Azienda di Area Vasta. Quella assunta dalla direzione di presidio, e riportata nel comunicato stampa del consigliere Mugnai, è una disposizione analoga a quella che viene presa in tutti i presidi ospedalieri italiani nei momenti in cui si realizza un aumento sensibile di afflusso al pronto soccorso in concomitanza del picco influenzale o per gli effetti della cattiva stagione sugli anziani. Analoga disposizione è stata presa alla Gruccia negli anni precedenti e pochi giorni fa anche ad Arezzo. Ha carattere di assoluta provvisorietà e serve esclusivamente a gestire la straordinaria richiesta di ricoveri di questo periodo. Si preferisce, infatti, rallentare per alcuni giorni l’attività programmata, di minor disagio per i cittadini, al fine scongiurare per i residenti ricoveri presso altre strutture fuori zona.

La Gruccia vede una ospedalizzazione media dei pazienti che si presentano al pronto soccorso del 10%. Quindi un aumentato flusso al Pronto Soccorso si traduce in maggiore richiesta di posti letto per ricovero. La Gruccia ha una occupazione media annua dei posti letto pari all’80%, in linea con gli standard di efficienza imposti dalla normativa e dalle varie “spending review” e tale dotazione è ampiamente sufficiente nella maggior parte dell’anno.
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