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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Governo Gentiloni, le reazioni di M5S "Subito al voto" e Comitato del No: "E' un oltraggio"

I temi sono più nazionali che locali, anche se palese è il riferimento all'ex ministro Boschi adesso sottosegretario e al caso Banca Etruria. Tanto è che sia il Comitato del No della sinistra aretina raggruppata nel Coordinamento Democrazia...

I temi sono più nazionali che locali, anche se palese è il riferimento all'ex ministro Boschi adesso sottosegretario e al caso Banca Etruria. Tanto è che sia il Comitato del No della sinistra aretina raggruppata nel Coordinamento Democrazia Costituzionale, che il gruppo del Movimento Cinque Stelle di Sansepolcro si esprimono sulla nascita del Governo Gentiloni.

L'analisi della composizione del Governo nonostante il risultato referendario arriva fino a chiedere il voto subito.

I grillini di Sansepolcro scrivono infatti:
Il 04 Dicembre 2016 ha vinto la Costituzione Italiana.
L’assalto alla sovranità popolare tentato dal PD di Renzi è fallito, respinto con un NO di 19 milioni 419 mila 730 cittadine e cittadini Italiani consapevoli del rischio corso. È stato emozionante per i nostri rappresentanti di lista durante lo spoglio vedere quelle croci calcate più volte, come un grido di speranza, sulla casella del NO. Ora siamo di fronte ad un triste teatrino nel tentativo di portare avanti questa agonizzante legislatura con nobili propositi quali legge di stabilità (approvata in due giorni, ma come…non era troppo lento il processo legislativo?) e legge elettorale ( legge elettorale? Ma il bomba non aveva detto che l’Italicum era la più bella del mondo e ce l’avrebbero copiata?), ma con il molto meno nobile intento di arrivare da parte di deputati e senatori l’anzianità necessaria per il loro prezioso vitalizio che maturerà il 15 settembre. Preziosissimo vitalizio. Sull’Italicum è necessaria una precisazione: il governo Renzi pose la fiducia a questa legge che anticipava l’esito referendario in quanto, non prendeva in considerazione come eleggere il Senato, escludendo qualsiasi discussione o emendamento in merito; arroganti o dilettanti scegliete voi ma è a Renzi ed il PD che dobbiamo questa situazione. Aspettando la consulta che si esprimerà il 24 gennaio sull’Italicum (qualche giorno di straordinario vista la situazione per anticipare i tempi non sarebbe male no?) ci rimettono gli italiani, specialmente quelli più bisognosi di una classe politica seria. Da Sansepolcro sono arrivati 4.153 NO e di questo ringraziamo i biturgensi che hanno contribuito con il loro voto alla vittoria elettorale. Il risultato percentuale non ci soddisfa affatto ma questo ci stimola perché gli argomenti per poter parlare con i nostri concittadini, per cercare di spiegare loro cosa sia il PD oggi, sono davvero tanti: banca Etruria, la negazione del referendum sull’acqua pubblica e il recente scandalo sui rifiuti che vede le pedine piazzate dal PD arrestate o indagate…sono tantissimi gli argomenti, siamo pronti. Infine ringraziamo tutti i nostri portavoce che a qualsiasi livello istituzionale non si sono risparmiati nella difesa della Costituzione . Art. 1 L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. Presidente Mattarella lasci che il popolo eserciti questo diritto. Andiamo a votare

Il coordinamento Democrazia Costituzionale scrive:



E' innegabile che il Governo di Gentiloni rappresenta un oltraggio, un insulto per gli elettori che domenica 4 hanno sepolto la “schiforma” Renzi-Boschi con una slavina di No, e anche per tutti gli italiani (compresi quelli del Si) che si sono recati alle urne convinti del valore politico, giuridico e morale del proprio voto. Un governo fotocopia sbiadita, con tutte le pedine al loro posto, giusto per fare un vero e proprio “dispetto” al Paese, come se nulla fosse successo: e il burattinaio - come si conviene nel teatro dei pupi - dietro le quinte, al Nazareno, ben imbullonato alla poltrona di Segretario del PD, a tirare i fili di una maggioranza – è bene ribadirlo - costituzionalmente illegittima e a dar voce alle marionette, sicuro che i giannizzeri e le giannizzere del suo “giglio magico” faranno buona guardia. Maria Etruria Boschi a Palazzo Chigi, guardia del corpo e della mente dell'avatar che fa le veci di Presidente del Consiglio, il fido Luca Lotti allo Sport con delega all'editoria (cioè col cappio ben stretto al collo di una stampa già di per se a vocazione cortigiana). Renzi aveva detto che in caso di sconfitta avrebbe chiuso: nessuno di noi - del Comitato ufficiale del No, quello di Pace/Carlassare/Rodotà per capirsi - glielo aveva chiesto, ma tant'è...Invece lui rilancia, anzi raddoppia! Creando un governo ombra di se stesso, che dall'ombra potrà spadroneggiare senza neppure pagar pegno.

I nostri peggiori incubi si sono materializzati: sconfitti dal voto questi avventurieri- impostori-lestofanti politici tenteranno di consumare la propria vendetta e di conservarsi potere e comando con ogni mezzo, forzando gli equilibri istituzionali, svuotando una democrazia già esausta, esasperando gli animi di chi subisce la crisi economica e le conseguenze del loro pessimo operare. Senza una risposta ferma, intransigente, forte, di massa, continueranno a spadroneggiare e ostentare la propria arroganza del potere. In un Paese civile, un voto dovrebbe essere un voto: stabilire un punto fermo. Chiudere un' esperienza antipopolare. Voltare una pagina. In Italia evidentemente non è così. La fragilità dell'opinione pubblica, la cialtroneria delle classi dirigenti, la debolezza degli organi di garanzia, a cominciare dal Capo dello Stato - un re travicello piegato alla pratica muscolare del peggior giocatore in campo - ci dicono che ancora una volta si dovrà contare solo sulla mobilitazione delle coscienze e delle persone. Il che significa che la battaglia continua. Non è finita il 4 di dicembre. La difesa della Costituzione e della democrazia in Italia è cosa di cui dovremo farci carico direttamente tutti noi. Oggi, come una settimana fa, come un mese fa, come in tutta questa lunga campagna referendaria, facciamo sentire la nostra voce, con tutti i mezzi legittimi a disposizione. Non lasciamoci derubare del gruzzolo di democrazia che abbiamo faticosamente raggranellato in questi mesi: è per questo che gli oltre 700 Comitati del NO sorti spontaneamente in tutta Italia- compreso quello di Arezzo - non solo non si sciolgono, ma rilanciano con maggior forza e determinazione la propria attività per l'applicazione integrale della nostra Carta e per evitare il definitivo precipitare del Paese nel baratro.



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