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Governo Draghi. Ruscelli: "Esecutivo europeista. Vedremo alla prova le forze che fino a ieri non lo erano"

"Anche nel territorio dovremmo attivarci per ascoltare, interpretare, condividere e progettare le azioni necessarie a riempire di contenuti in chiave locale"

Francesco Ruscelli, segretario provinciale del Partito Democratico di Arezzo, interviene a seguito della costituzione del nuovo esecutivo che vede, come noto, Mario Draghi primo ministro. Nella giornata di oggi i ministri che compongono la nuova squadra hanno prestato giuramento davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sulla composizione si sono accese da subito delle polemiche riguardanti la presenza di donne del Pd che, a detta di alcuni esponenti politici fra i quali l'ex ministro all'istruzione Franca Fedeli del Pd, hanno stigmatizzato subito la scelta.

 "Nell’equilibrio di genere si sono fatti passi indietro - spiega Ruscelli - La rappresentanza femminile non è adeguata e dovrà essere fatto un grande sforzo per un suo riequilibrio negli incarichi di Vice Ministro e sottosegretari. Nei prossimi giorni ascolteremo la proposta politica sulla quale il Presidente del Consiglio chiederà la fiducia al Parlamento. Detto questo, il  perimetro europeista, atlantista e antisovranista è però chiaramente tracciato. Vedremo se la giravolta nel posizionamento politico di alcuni partiti che sostengono questo governo e che ne sono entrati a far parte sarà reale o solo tattico. Lo capiremo quando entreremo nel merito dei primi provvedimenti. Nei prossimi giorni ascolteremo la proposta politica sulla quale il presidente Draghi chiederà la fiducia al parlamento. Quella che sostiene il governo Draghi non è infatti una maggioranza politica omogenea, ma una maggioranza parlamentare, frutto dell’appello alla responsabilità del presidente Mattarella e conseguente ad una crisi, che si sarebbe potuta evitare e che ha delle responsabilità precise. Responsabilità che non sono nostre. Questo governo dovrà affrontare l’attuale fase pandemica, gestire la campagna vaccinale e progettare nel modo migliore possibile per il paese l’utilizzo dei fondi del Recovery Plan. Il centro sinistra, che ha sostenuto lealmente quello di Conte, è ancora un azionista centrale di questo governo e potrà quindi contribuire a indicarne e controllarne la strada. La personalità e l’autorevolezza di Mario Draghi potranno fare la differenza. Voglio ringraziare tutti i ministri del Partito Democratico, che hanno servito con onore e onestà fino ad oggi il nostro paese e che sono stati vicini anche al nostro territorio: Paola De Micheli, Peppe Provenzano, Roberto Gualtieri, Enzo Amendola,  Francesco Boccia. Auguri di buon lavoro ai ministri democratici riconfermati Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. Un augurio speciale  - l’ho fatto privatamente e lo faccio anche qui- ad Andrea Orlando, Vice segretario nazionale del Partito Democratico e da oggi nuovo Ministro del Lavoro.  Proprio sulle politiche del lavoro si giocherà la partita centrale della ripresa economica e della tenuta sociale dei prossimi mesi. Il Partito Democratico ha consegnato a Mario Draghi un documento articolato “Responsabilità, visione, inclusione”  che sarà la nostra bussola nell’azione di governo. Anche nel territorio dovremmo attivarci per ascoltare, interpretare, condividere e progettare le azioni necessarie a riempire di contenuti in chiave locale e progettuale il Recovery Plan per spingere la ripresa e la ripartenza economica e sociale. Il Partito Democratico farà, anche nel nostro territorio la sua parte".

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