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Gli immobili abbandonati del Pionta diventino sede di un museo

Il colle del Pionta è ben lontano da vedere risolti i problemi che da anni lo tormentano. Alcuni investimenti sono stati effettuati, ma nel parco cittadino continua a regnare un’atmosfera di insicurezza e di degrado che impedisce di farne un reale...

Il colle del Pionta è ben lontano da vedere risolti i problemi che da anni lo tormentano. Alcuni investimenti sono stati effettuati, ma nel parco cittadino continua a regnare un’atmosfera di insicurezza e di degrado che impedisce di farne un reale luogo di aggregazione e di socializzazione. I Popolari per Arezzo chiedono dunque di ideare nuove strategie per far vivere questo importante polmone verde cittadino, procedendo anche ad una definitiva scoperta e valorizzazione del suo patrimonio storico, artistico e culturale. Il completamento degli scavi del Duomo Vecchio, il recupero degli immobili in degrado, l’organizzazione di percorsi turistici e la promozione di eventi per la cittadinanza: queste sono le azioni proposte dai Popolari per Arezzo in seguito ad un confronto con Enrico Gasperini, laureato in “Conservazione dei beni culturali” e impegnato in passato in alcune campagne di scavi sul colle e nelle varie iniziative di riqualificazione dell'area.

Il Pionta è un sito storico di epoca antica e medievale che ha bisogno di essere riscoperto come un patrimonio per l’intera città, dunque il bisogno primario è di individuare risorse per compiere un’indagine esaustiva su questo luogo e per far affiorare nuovi reperti. Le strutture abbandonate, da villa Chianini alle ex palazzine che ospitavano i pazienti psichiatrici, nel frattempo potrebbero essere riqualificate e diventare un museo in grado di riunire i vari tesori emersi dagli scavi archeologici e una serie di pannelli in cui spiegare e illustrare la storia del parco. In questi nuovi spazi dovrebbe essere prevista anche una sezione e un centro di musica dedicato a Guido Monaco, che iniziò a studiare e inventò il pentagramma in una scuola situata proprio vicino al Duomo Vecchio. Questi investimenti, infine, necessiterebbero di una promozione anche in chiave turistica con un’adeguata cartellonistica e con l’attivazione di servizi che favoriscano la visita, la fruizione e la scoperta di un parco ricco di tesori a poche centinaia di metri dalla stazione e dal centro storico. In questo senso, i Popolari per Arezzo rilanciano la necessità di coinvolgere e integrare il Pionta in un calendario di eventi e di iniziative che possano aggregare anche gli stessi cittadini: l'amministrazione deve sfruttare le peculiarità del colle per farne un luogo dove organizzare manifestazioni per lo sport e per la famiglia, oltre che valorizzare la presenza degli scavi e dell'università per promuovere percorsi culturali, dibattiti e incontri.

«L’interesse comune - spiegano i Popolari per Arezzo, - è di rendere il Pionta una risorsa culturale, turistica ed economica per la città: far vivere il parco e portarvi gente, infatti, permetterebbe di risolvere anche i problemi legati alla sicurezza e alla microcriminalità. Oltre alle doverose operazioni di manutenzione e sorveglianza, chiediamo dunque all’amministrazione di investire per la riqualificazione e la rinascita anche turistica di quest'area».

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